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martedì 26 maggio 2015

Azzalin punge Zaia: “Parla di manganello contro chi delinque, inizi a usarlo con chi ha fatto parte con lui delle giunte regionali in questi anni come Galan e Chisso.”

“Va bene parlare alla pancia degli elettori, quando non si hanno idee per arrivare al cuore o alla testa, ma auspicare una 'cura del manganello' per chi delinque è davvero troppo. A parte il pessimo gusto della battuta, visto il tragico passato a cui è associato il manganello in Italia, il rischio concreto è qualcuno degli amici di Zaia possa subirne le conseguenze”.
Attacca con ironia il capogruppo del Pd alle prossime elezioni Graziano Azzalin dopo “lo show a suon di chiacchiere e distintivo del governatore uscente Luca Zaia ieri sera a Rovigo, dove si è fatto vedere per due volte nel giro di pochi giorni dopo un'assenza durata cinque anni, curioso, no?”.

“Resto francamente sorpreso dalla sua battaglia per la legalità – aggiunge Azzalin - visto quanto è accaduto in questi anni davanti ai suoi occhi. Dice di essere pulito e siamo contenti per lui. Nel migliore dei casi, però, è molto distratto. Non si è accorto di quanto ha combinato il suo predecessore Galan quando lui era il numero due in Regione, non sapeva niente delle mazzette ricevute dal suo assessore alle Infrastrutture Chisso.
Ma l'elenco delle distrazioni si allunga sempre di più, a testimonianza che anche la funzione di controllo di Palazzo Balbi non è stata proprio all'altezza in questa legislatura: ci sono i 3,5 milioni e mezzo per la cooperativa sociale che doveva realizzare una fattoria per disabili e poi è stata trasformata in birreria, la residenza turistica per riabilitazione dei disabili a a Laggio di Cadore e i 4,2 milioni all'Ipas di Padova per realizzare un capannone e dare lavoro a una trentina di ex detenuti over 50 che lì però non si sono mai visti”.

“Il manganello - sottolinea il consigliere regionale del Pd - o si usa con tutti o non si usa con nessuno: per dare uno scatto di legalità al Veneto occorre voltare pagina con un centrodestra che su questo ha mostrato in questi anni gravi lacune. E la sicurezza non si fa con gli slogan né, tanto meno, con l'allarmismo, ma con un impegno costante ed una vicinanza alle istituzioni che in questi anni al centrodestra che avrebbe dovuto governare la Regione è del tutto mancato”.

“Tanto – conclude Azzalin – quelle che racconta Zaia sono tutte balle elettoralistiche. Tanto per fare un esempio, vorrei ricordare che aveva promesso 'una campagna elettorale pop e low cost': credo che tutti i cittadini veneti, nelle case dei quali sono arrivati con spedizione postale le riviste patinate di 24 pagine, edizioni diverse provincia per provincia, si rendano conto che questo non è affatto low cost ma è sicuramente costato parecchio. Fra l'altro, avviso tutti i polesani che da oggi ci sono due nuovi comuni: 'Stiena' e 'Crispino', così come scritto dal nostro presidente uscente sulla sua propaganda elettorale. Alla faccia di chi conosce il territorio...”

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