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domenica 10 maggio 2015

Rovigo, Liberi Cittadini: il Rovigo Rugby è di tutti, non della Lega.

Si è tenuto ieri pomeriggio a Rovigo in Piazza Matteotti il comizio con l’europarlamentare e segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. Un appuntamento, come tanti, che può piacere o non piacere, ma che fa parte della competizione politica. Ci siamo abituati a vederlo di volta in volta con felpe verdi con il nome della città ospite, ma ieri è successo qualcosa di nuovo. Sul palco insieme con il candidato sindaco Massimo Bergamin, si sono presentati con la maglia rosso blu del Rovigo Rugby.

Non ritenete vergognoso che un simbolo che unisce la gente della nostra città venga usato in maniera di parte, per scopi elettorali? 
Soprattutto se consideriamo il fatto che lo sport, assieme alla scuola, sono le prime istituzioni che insegnano l’accettazione e la condivisione universale, l'esatto contrario della filosofia salviniana.

I partiti, nessuno escluso, non dovrebbero appropriarsi di questi simboli che rappresentano tutta una città senza distinzione di appartenenza politica, di razza o di religione.

Non so da chi sia partita questa brillante idea. Spero che sia una iniziativa della Lega Nord, che nulla abbia a che vedere con la dirigenza della squadra rosso blu. 

Sarebbe opportuno, in tal caso, che questa prendesse le distanze dall’uso che è stato fatto della maglia simbolo, visto che il rugby è uno sport nobile e inclusivo. Se ciò non  accadesse, ci riteniamo liberi di trarne le dovute, tristissime, conclusioni.

Bruno Turri
Liberi Cittadini per il Polesine

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