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venerdì 17 luglio 2015

Il concerto di Renzo Rubino è una ventata di freschezza, ironia e tanta buona musica. Unanimi apprezzamenti per il cantautore pugliese nel parco di Villa Dolfin - Marchiori

Diverte e si diverte Renzo Rubino sul palco allestito nello splendido parco di villa Dolfin – Marchiori, con un concerto leggero ma non banale, gradevole come una folata di vento fresco in una afosa serata estiva.

Il cantautore pugliese, a piano, voce e “chiacchiere”, accompagnato da Andrea Libero Cito al violino e da Andrea Bellinati a batteria e violoncello (“la crisi c'è per tutti”, ha scherzato Rubino), ha regalato ai tenti presenti nel grande prato dell'incantevole giardino un'esibizione intima ma non intimistica, cambiando spesso registro, dalla leggerezza di brani come “Che brutto affare” che la cantante Jo Chiarello, prodotta con non troppa fortuna da Franco Califano, portò a Sanremo nel 1981, alla melanconia di “Il mio mondo” di Umberto Bindi. Ma sono, soprattutto, le canzoni scritte da lui a colpire per gli arrangiamenti e l'anticonformismo dei testi, oltre che per la sua voce intonata e “graffiata”. 

Dopo aver aperto le danze con “Balletto telefonico”, scherzando col pubblico ha rivelato il retroscena del nonno affetto dall'Alzheimer da cui ha preso spunto l'ironicamente dolce “Lulù”, nella quale si percepisce un eco di Rino Gaetano, ha poi raccontato il blackout della serata dell'esordio a Sanremo con “Il postino” ed il suo esordio come pianista nei night dal quale ha tratto l'ispirazione per “Pornokiller”. Fra un omaggio a Dalla con “Cara” ed a Modugno con “Milioni di scintille”, Rubino ha continuato ad intrattenere il pubblico arrivando a duettare con il fischio stridulo di una civetta fino a lanciarsi nella travolgente e “caposseliana” “Pop”, per poi chiudere dopo qualche bis con un vero e proprio regalo: l' inedito ancora in lavorazione, anche questo con sonorità che ricordano Vinicio Capossela, a base di alcol, matrimoni ed addii. Ma quello a Rubino non è certo un addio, ma un arrivederci, visto che il giovane cantante, che ha raccolto unanimi e convinti apprezzamenti, ha dimostrato di avere la stoffa per andare lontano.

Prima del concerto il saluto da parte del sindaco di Lendinara Luigi Viaro, che ha sottolineato “l'impegno di tutta la macchina comunale che insieme alla proprietà della villa è riuscito ad allestire un nuovo spettacolo in una così splendida cornice”, al quale ha fatto eco il presidente della Provincia Marco Trombini che non ha mancato di sottolineare l'attenzione ai dettagli riscontrata a Lendinara, “con una cura del bello che è proprio nello spirito di Tra Ville e Giardini che è possibile proprio grazie all'impegno dei Comuni, insieme alla Provincia ed al sostegno della Regione e della Fondazione Cariparo”. Il direttore artistico della rassegna Claudio Ronda, infine, prima di presentare il protagonista della serata, “un giovane talento che ha già conosciuto il successo con le sue apparizioni a Sanremo e che Tra Ville e Giardini presenta in questa edizione particolarmente attenta agli artisti italiani emergenti”, ha ricordato l'appuntamento in programma sabato 18 luglio a San Martino di Venezze, con il concerto di Tonino Carotone ed il primo incontro del percorso tematico dedicato alla cultura del cibo “Saperi e sapori”, insieme al professor Danilo Gasparini.

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