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lunedì 20 luglio 2015

Veneto Agricoltura, Azzalin chiede alla Giunta regionale quali risorse per sperimentazione e ricerca e copertura salariale agli operai a tempo determinato

“Gli stagionali di Veneto Agricoltura, ora divenuta Agenzia veneta per l'innovazione del settore primario rischiano di non vedersi riconosciute le 165 giornate previste dagli accordi contrattuali e questo con gravi ripercussioni sia sulle loro situazioni personali, sia su quelle delle attività di sperimentazione e ricerca”. E' con queste motivazioni che il vicepresidente della III commissione consiliare Graziano Azzalin ha depositato oggi un'interrogazione nella quale chiede alla Giunta “se e in quali tempi intende stanziare le risorse necessarie per garantire sia lo svolgimento delle funzioni di sperimentazione e ricerca riconosciute per legge, sia la copertura salariale agli operai a tempo determinato”.

“Nei centri polesani di Veneto Agricoltura ‘Pradon’ a Porto Tolle e e ‘Po di Tramontana’a Rosolina  - sottolinea Azzalin - si svolgono attività di ricerca e sperimentazione previste dalla legge di riforma, ma attualmente, per motivi di ordine economico, agli operai a tempo determinato non può essere garantita la completa copertura salariale delle 165 giornate programmate dall’attività. Per assicurare tale copertura è necessario un ammontare complessivo di circa 100 mila euro per portare da 121 a 165 giornate lavorative i 14 operai a tempo determinato che operano nel centro ‘Po di Tramontana’ e da 154 a 165 giornate lavorative gli 8 operai a tempo determinato che operano nel centro ‘Pradon’. Altre criticità sono presenti anche nei Centri forestali, in particolare di Verona e di Montecchio Precalcino dove, in mancanza dei fondi per le sistemazioni idraulico-forestali che sono stati negati a Veneto Agricoltura negli ultimi 4 anni, ad oggi mancano circa 150 mila euro per consentire agli operai a tempo determinato di svolgere le 165 giornate lavorative”.


Il consigliere del Pd spiega infatti che “con la Legge di stabilità regionale per l'esercizio 2015 è stata decisa una riduzione di stanziamenti a favore di Veneto Agricoltura pari a 600 mila euro: così si rende di fatto inapplicata la legge di riforma di Veneto Agricoltura perché si vanno a penalizzare proprio le attività di sperimentazione e ricerca richiamate nella legge regionale 37 del 28 novembre 2014 che ha stabilito la trasformazione dell’Ente Veneto Agricoltura in Agenzia Veneta per l’innovazione nel settore primario”.

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