Il Parlamento europeo approva a Strasburgo la nuova direttiva VIA e affida al suo relatore, l'eurodeputato Andrea Zanoni, il mandato di iniziare i negoziati con Consiglio e Commissione. Passa l'emendamento di Zanoni contro il conflitto d'interessi: “Committente e controllore di uno stesso progetto non devono più essere la stessa persona”
Il Parlamento europeo ha approvato la relazione sulla nuova direttiva di Valutazione d'Impatto Ambientale dell'eurodeputato Andrea Zanoni. Passa l'emendamento contro il conflitto d'interessi: “Basta ai casi come quello dell'ingegnere Silvano Vernizzi, al tempo stesso Amministratore delegato di Veneto Strade SpA e Presidente delle Commissioni regionali VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e VAS (Valutazione Ambientale Strategica), nonché anche Segretario regionale Infrastrutture e mobilità della Regione del Veneto, Commissario straordinario per la Pedemontana Veneta e Commissario straordinario per il Passante di Mestre”.
Il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo la relazione “sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati” dell'eurodeputato Andrea Zanoni (339 favorevoli e 293 contrari) concedendogli anche il mandato di iniziare le negoziazioni in prima lettura (332 favorevoli e 311 contrari) con Consiglio e Commissione europea.
“Ho voluto personalmente inserire la norma contro il conflitto d'interessi affinché non si verifichino più casi come quello veneto. E' scandaloso che fino ad oggi la stessa persona abbia potuto presentare progetti con la mano destra e approvarli con quella sinistra”, aggiunge l'eurodeputato. L'emendamento Zanoni sul conflitto d'interessi prevede che “l'assoluta indipendenza dell'autorità competente dal committente deve essere assicurata. In alcuni casi, nonostante la separazione formale tra autorità competente e committente, in particolare quando quest'ultimo è un soggetto pubblico, si verifica spesso un'impropria commistione tra i due attori, tale da inficiare l'obiettività del giudizio”.
Soddisfazione poi per l'intero testo approvato dal Parlamento: “Maggior coinvolgimento dei cittadini, VIA obbligatoria per il gas di scisto, lotta al conflitto d'interessi, sanzioni per chi sgarra, norme contro lo spezzettamento dei progetti ovvero contro il cosiddetto “salami slicing”, monitoraggio ex post, sanzioni, stop alle deroghe e protezione della biodiversità sono solo alcune delle novità che prevede il testo adottato. Oggi al Parlamento europeo abbiamo compiuto un passo storico verso una maggiore tutela ambientale in Europa nel contesto della realizzazione delle grandi infrastrutture che troppo spesso vengono realizzate con poco se non scarso rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini - conclude Zanoni - Con queste norme non potranno più ripetersi casi come quello della superstrada Pedemontana Veneta o del casello autostradale di Santa Lucia dove venivano effettuate valutazioni ambientali su lotti separati, o casi come la Valdastico Nord dove in seguito ad importanti variazioni di progetto non venivano coinvolte le autorità e i cittadini interessati dalle varianti. Si dovrò poi tener conto anche dell'impatto dei nuovi progetti sulla salute delle popolazioni interessate”.
PUNTI CHIAVE della NUOVA DIRETTIVA VIA approvata dal PARLAMENTO EUROPEO
Questi i punti chiave della nuova Direttiva Ue sulla VIA su cui Zanoni ha puntato:
1 - Conflitto di interessi
L'assoluta indipendenza dell'autorità competente dal committente deve essere assicurata. In alcuni casi, nonostante la separazione formale tra autorità competente e committente, in particolare quando quest'ultimo è un soggetto pubblico, si verifica spesso un'impropria commistione tra i due attori, tale da inficiare l'obiettività del giudizio.
2 – Sanzioni
Previsione di sanzioni proporzionate e dissuasive in caso di violazione alle norme nazionali che derivano da questa direttiva, compresi casi di conflitto d'interesse e corruzione.
3 - Gas di scisto
Includere nell'allegato I della direttiva (obbligatorietà di Valutazione d'Impatto Ambientale VIA) i cosiddetti "idrocarburi non convenzionali" ovvero gas di scisto e del gas naturale da giacimenti di carbone, sia nella fase di “estrazione” che in quella di “esplorazione” per evitare i danni della fratturazione idraulica.
4 – Salami slicing
Prendere in maggior attenzione all'effetto cumulativo dell'impatto ambientale di più progetti nella stessa zona e azioni volte a contrastare il cosiddetto “salami slicing” ovvero lo spacchettamento di un singolo progetto in sotto pregetti per evitare l'obbligo di valutazione ambientale complessiva.
5 – Maggiori informazioni (salute, paesaggio, patrimonio culturale)
Il committente deve fornire maggiori informazioni sui rischi per la salute della popolazione interessata da un determinato progetto e sulle eventuali ripercussioni sul paesaggio e patrimonio culturale circostante.
6- Nuovi progetti sottoposti a VIA.
Oltre al gas di scisto, dovranno essere sottoposti a VIA obbligatoria (allegati I della direttiva) tutta una serie di progetti prima esclusi, come le demolizioni di precedenti strutture, parchi a tema (come acquatici, parchi divertimento, delfinari ecc,), campi da golf su terreni aridi e cave per estrazione dell'oro.
7 – Eliminazione delle deroghe
Non sono più concesse ai Paesi membri deroghe speciali per esentare determinati progetti dalla VIA con l'eccezione di quelle motivate con ragione di sicurezza pubblica.
8 - Coinvolgimento del pubblico
Rafforzare il ruolo del pubblico interessato in tutte le fasi della procedura in ottemperanza alla Convenzione di Århus. Una buona governance necessita di momenti di dialogo tra i soggetti interessati e di una procedura chiara e trasparente, rafforzando il sostegno alle decisioni adottate e riducendo il numero e i costi dei contenziosi legali che si riscontrano quando manca un'effettiva condivisione del progetto.
CRONOSTORIA della NUOVA DIRETTIVA VIA
Il 26 ottobre 2012 la Commissione europea ha presentato la sua proposta di modifica della Direttiva 2011/92/UE sulla VIA che ha introdotto nuovi fattori ambientali sui quali misurare l'impatto dei progetti come la biodiversità, l'uso efficiente delle risorse naturali e i rischi di catastrofi naturali e di origine umana tra i fattori sui quali si devono valutare gli impatti di un progetto. E' stato poi per la prima volta avanzato il concetto di prendere in considerazione le alternative ragionevoli al progetto.
Il 17 dicembre 2012 Andrea Zanoni è stato nominato relatore della relazione sulla nuova VIA per il Parlamento europeo (commissione parlamentare competente è la ENVI Ambiente, e per parere la TRAN Trasporti e PETI Petizioni).
L'11 luglio 2013 la commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare ha approvato (48 voti a favore e 15 contrari) la relazione “sulla proposta di direttiva del Paramento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”.
La relazione sulla nuova direttiva VIA sarebbe dovuta essere votata nella sessione plenaria del Parlamento europeo di settembre 2013. Tuttavia l'ostruzionismo dei gruppi più conservatori e la formale richiesta di rinvio della Sinistra unitaria europea GUE ne ha posticipato la votazione ad ottobre.
Nella sessione plenaria di ottobre Zanoni ha proposto un emendamento, approvato da tutto il gruppo politico ALDE, per cercare una maggioranza più ampia a sostegno dell'inclusione della procedura di VIA obbligatoria anche per la “esplorazione, limitatamente alla fase che prevede l'applicazione di fratturazione idraulica, ed estrazione” del gas non convenzionali (scisto e gas provenienti da giacimenti di carbone).
Oggi mercoledì 9 ottobre 2013 il Parlamento europeo ha approvato la relazione di Zanoni e gli ha concesso pieno mandato di iniziare i negoziati con Consiglio e Commissione europea a nome del Parlamento europeo. La nuova direttiva VIA va quindi verso un accordo in prima lettura e l'entrata in vigore entro il 2016.
Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
Comunicato stampa del 9 ottobre 2013
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