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venerdì 25 ottobre 2013

Porto Tolle rinnova la demanialità

deman.jpgSi è svolto il 23 Ottobre u.s. un importante incontro fortemente voluto dal Sindaco del Comune di Porto Tolle Claudio Bellan  e dal presidente del Consvipo Angelo Zanellato nel quale erano presenti, seduti per la prima volta tutti insieme allo stesso tavolo:

Per l’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Veneto: l’ Ing. Allegroni;

Per l’Agenzia del Territorio – Direzione Regionale del Veneto: il Direttore ing. Marco Selleri

Per l’Agenzia del Territorio – Direzione Provinciale di Rovigo: il Direttore ing. Leonardo Gallo

Per la Capitaneria di Porto di Chioggia: Il Comandante Alberto Vicini, Capo Sezione Demanio Donato Scolozzi e l’Addetto alla Sezione Demanio Giuseppe De Nuccio

Per il Magistrato alle Acque – Genio Civile Opere Marittime: il Cap. Rino Tiozzo

Lo stesso Zanellato e il direttore Diego Moretto

Per la Provincia di Rovigo – Assessore dott.ssa Votta

Per il Consorzio di Bonifica – Direttore Mantovani Giancarlo

Per Ufficio Demanio Comune di Porto Tolle – dott.ssa Marzia Marangon

Per Ufficio Urbanistica Comune di Porto Tolle – Ing. Daniele Lazzarini        

Per AGEA  dott. Palieri

L’incontro ha avuto come obiettivo avviare la procedura per l’individuazione delle aree demaniali che da sempre attanaglia il territorio in quanto proprio per la sua conformazione è soggetto a subsidenza e quindi le terre sono continuamente rivendicate da presunti proprietari di natura privata.

E’ stato il Sindaco, nella sua introduzione, a fare il punto della situazione sulle problematiche oggetto di confronto, per arrivare alla predisposizione di una proposta di percorso condiviso che produca lo strumento in grado di certificare tali aree.

Il  progetto elaborato dal Consvipo e AGEA-Sin verrà poi inviato al Demanio regionale e romano, per verificare se potrà essere considerato “processo certificabile”  per la soluzione al problema.

Bellan, inoltre, ha ribadito con forza che il problema coinvolge tutta l’attività del territorio, in primis la pesca, ma anche l’agricoltura ed il turismo, soprattutto relativamente ai due scanni Barricata e Boccasette, per i quali ogni anno i proprietari ne rivendicano la proprietà mettendo in discussione la gestione dell’attività balneare.

Durante la discussione il Presidente di Consvipo, Angelo Zanellato, ha preso la parola affermando con dati alla mano, che all’interno delle lagune vi sono particelle che risultano ancora di proprietà di privati Agenzia del territorio, mentre invece, secondo gli uffici demaniali, risultano di proprietà pubblica.

Vista l’importanza del progetto il costo è a carico del Consvipo.

Ci si è poi addentrati alla presentazione del progetto “Azioni a supporto della gestione e certificazione dei diritti di proprietà delle aree lagunari” da parte del dott. Luigi Paglieri del SIN-Agea, il quale ha proiettato delle slides, precisando che l’obiettivo di tale progetto “è quello di individuare la proprietà delle aree lagunari costiere evidenziando la necessità di identificare e utilizzare una specifica procedura amministrativa che coinvolga i soggetti abilitanti a certificare  lo stato di questi territori”.

Ha inoltre puntualizzato “che le ortofoto utilizzate sono a 50 cm di risoluzione, che dimostrano senza nessun equivoco che tale teoria è confermata anche dai rilevamenti effettuati”.

 

Si sono poi susseguiti gli interventi dell’Ing. Allegroni della Direzione Regionale Veneto del Demanio, mirati sulla necessità di ricostituire la commissione delimitatrice e di individuare la fascia di sicurezza che possa determinare che la proprietà è sicuramente demaniale. Ha poi precisato che l’Agenzia del Demanio non riuscirà comunque a fare i rilievi necessari, sia per mancanza di economie che per mancanza di personale.

E’ poi intervenuto per l’Agenzia del Territorio – Direzione Regionale del Veneto il Direttore ing. Marco Selleri il quale ha esordito che da un punto di vista catastale vi sono 900 particelle da frazionare “e la cosa non è semplice – ha sottolineato - ma se queste particelle si trovano sull’acqua il tutto passa di proprietà del demanio.  L’acqua che confina con un argine è già classificato come demaniale. Allora qualcuno ci comunichi se questo progetto può funzionare e chi fa il primi passo”.

Angelo Zanellato per  Cosvipo ha chiosato: “Il problema è chi fa queste cose? Nessuno dei soggetti qui presenti ha le possibilità economiche per fare questi rilevamenti. L’Avv. Del demanio ci ha detto che tutte le acque delle lagune sono demaniali, ok, ma se andiamo al catasto non è così. O il demanio comunica al catasto queste informazioni oppure non si sa come procedere”.

Il Consorzio di Bonifica nella persona del Direttore Mantovani ha aggiunto “che effettivamente gli interventi del Consorzio sono spesso fatti su aree private per il bene pubblico”. Lo stesso ha comunque espresso la disponibilità a mettere a disposizione i  rilievi fatti dal loro personale fino agli ultimi del 2012.

L’Assessore Valerio Gibin è intervenuto dicendo: “tante sono le questioni sollevate, ma la necessità è di fare un progetto pilota e di avviare le procedure per determinare la demanialità”.

Il Presidenze di Consvipo Angelo Zanellato ha ribadito che la soluzione deve essere nella sua globalità, nel suo complesso, e quindi stabilire come Consvipo può, avendo dati più precisi fare i passi successivi.

 

L’incontro si è concluso con l’impegno da parte di tutti di riunirsi entro il mese prossimo con il Sindaco Bellan che ha rimarcato la necessità assoluta di convocare una commissione delimitatrice affinché si possano definire i diritti di proprietà delle aree lagunari, con la presunzione e la determinazione di voler risolvere un problema che da anni nessuno è risuscito a risolvere.

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