L'ammirevole iniziativa dell'Amministrazione Comunale di Adria che riserva una quota "rosa" dei parcheggi alle donne in attesa e alle neo-mamme e la disposizione normativa che garantisce appositi spazi per la sosta dedicati alle persone con disabilità, sono snobbate dagli automobilisti, che non solo violano il codice della strada e snobbano le autorità cittadine e stradali o dimostrano scarso senso civico ma mancano di rispetto verso i soggetti più deboli, come contestano alcuni cittadini direttamente al Sindaco della cittadina, lamentando di non riuscire ad usufruire spesso dei (pochi) parcheggi "rosa" perché occupati molte volte da auto senza il tagliando esposto, soprattutto in specifiche zone della città, dove sembrerebbe che gli stessi siano occupati addirittura sempre dalle stesse auto prive di contrassegno.
Così accade, si legge nel reclamo, anche per i parcheggi riservati alle persone con disabilità, allestiti secondo l'art.188 C.d.S e art. 381 Regolamento di esecuzione del C.d.S.. ed ai quali possono accedere solo i veicoli che espongono l’apposito contrassegno.
Le normative sulla mobilità agevolano espressamente quella delle persone con disabilità attraverso anche altri specifici provvedimenti, che consentono il parcheggio gratuito nelle aree a pagamento o con disco orario senza nessun limite di sosta, vietano la rimozione in base all’art. 354 del Regolamento di esecuzione del C.d.S. (salvo l’applicazione della relativa sanzione amministrativa pecuniaria) per coloro che, avendone diritto e trovando il parcheggio a riservato appositamente, ne occupino un altro, tra l’altro, neanche attrezzato adeguatamente per soddisfare appieno le loro esigenze.
La presenza di queste ulteriori agevolazioni, tuttavia, non giustifica l'uso abusivo dei parcheggi riservati, che hanno dimensioni e proporzioni adeguate al movimento limitato e eventualmente supportato da dispositivi di deambulazione propri dei disabili né evitano le sanzioni previste dalla legge. a chi usufruisce delle strutture riservate alla circolazione e alla sosta per le persone disabili senza averne l’autorizzazione prescritta.
Solo l’esposizione del titolo, infatti, autorizza la concessione delle particolari agevolazioni riconosciute dalla legge per la circolazione e la sosta, per cui, il veicolo sprovvisto del contrassegno non è mai autorizzato ad usufruire delle deroghe previste e sarà sanzionato di conseguenza e non è possibile nemmeno un annullamento del verbale a seguito della produzione successiva del contrassegno con la dichiarazione del titolare.
L’uso improprio del contrassegno inoltre (come ad esempio compiere acquisti per conto dell’invalido senza che lo stesso sia a bordo) ne comporta il ritiro immediato da parte degli agenti preposti al controllo, seguito, in caso di abuso nell’utilizzo dello stesso, dalla revoca del titolo autorizzativo. Il ritiro e l’eventuale successiva revoca sono previsti anche quando il contrassegno è detenuto con validità scaduta.
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