Il Consiglio Comunale di giovedì 7 maggio ha raccontato una brutta pagina di governo locale con gran parte della Maggioranza, la Giunta, e il Sindaco che ne hanno disertato la seduta, irrispettosi verso l’Ente che governano e verso i cittadini adriesi.
Unico punto all'ordine del giorno era la "Discussione sull'attività svolta dal Consiglio di Amministrazione del Centro Servizi Anziani di Adria conseguente alla relazione svolta dalla Presidente nella seduta del 27 marzo 2015” ed era stato convocato su sollecito della Minoranza per poter avviare la discussione successiva alla relazione, alla quale la Presidente Sandra Passadore a chiusura del monologo ininterrotto, si era sottratta.
La validità della seduta, disertata da gran parte della maggioranza, dalla Giunta, dal Sindaco e dalla convocata Presidente, è stata resa possibile grazie alla responsabilità istituzionale del Presidente del Consiglio Comunale e di due componenti della maggioranza stessa: Nicola Gennari e Michele De Bellis, palesemente imbarazzati nel dover prendere atto del difetto di chi invece doveva garantire una legittima e democratica discussione.
Al completo, invece, la Minoranza consiliare.
A giustificazione gli assenti hanno fatto pervenire l’informazione secondo la quale un’annunciata mancata comparizione della Passadore rendeva superflua anche la loro presenza.
Impegno per il Bene Comune ricorda, anche ai consigliere Stefania Tescaroli e Nicola Gennari, ritiratisi dalla seduta ritenendo superflua la loro permanenza in tali condizioni, che il Consiglio Comunale è l'assemblea pubblica rappresentativa di tutta la cittadinanza e che la partecipazione della Presidente era doverosa così come quella degli amministratori comunali e del primo cittadino, in quanto il dibattito richiesto dai componenti del consiglio stesso impone il massimo rispetto e gode del medesimo diritto di risposta e trasparenza che l’ordinamento giuridico riconosce ad ogni cittadino, senza che in questo possano entrare questioni tra compagini politiche di Minoranza e Maggioranza, che devono rimanere mere espressioni di voto, posizione e volontà deliberative.
Gli interventi successivi, che hanno sostituito il primo imbarazzo, hanno poi lasciato trapelare un motivo che contrasta ancor di più con l’interesse legittimo dei cittadini a ricevere risposte.
Qualche battibecco dai banchi dei consiglieri di Maggioranza, infatti, ha portato alla luce il fastidio per la mancanza del numero legale, attribuita alla Minoranza, che ha invalidato la conferenza dei capigruppo convocata lo scorso 28 aprile sul medesimo ordine del giorno.
Impegno per il Bene Comune, ricordando che anche nella Conferenza il numero legale è assicurato dalla presenza dei capigruppo di Maggioranza, ritiene che i rappresentanti assenti al Consiglio Comunale ed alla Conferenza dei Capigruppo debbano renderne ampia giustificazione ai cittadini adriesi che da sempre e senza distinzione di appartenenza politica ripongono prioritaro interesse e massima attenzione sui temi che riguardano la Casa di Riposo, istituzione che rende o potrebbe offrire ospitalità o lavoro propri o a i loro familiari.
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