Impegno per il Bene Comune chiede alla commissione elettorale che si riunirà in municipio il prossimo 8.5.2015 alle ore 14 di formulare delle regole chiare finalmente sulla scelta degli scrutatori, al fine di aiutare le persone in difficoltà economica e rispettando un principio per noi equo di rotazione oltre che sorteggio.
Per un certo periodo, in passato, era stato introdotto il criterio del sorteggio, ma da qualche anno a questa parte si è stabilito che gli scrutatori vengano nominati da una commissione composta dal sindaco, da due esponenti della maggioranza consiliare e da un esponente della minoranza.
E’ comprensibile la perplessità di chi vede in questa norma una forma di accondiscendenza verso il clientelismo di parte: sembra infatti la classica legge fatta dai partiti per i partiti.
Chi non si allinea perché crede nei diritti e non nei favori si sente discriminato in quanto regolarmente si perpetua la suddivisione dei cittadini in quelli di serie A, B, C.
E’ facile prevedere, infatti, quello che anche stavolta succederà: il tal politico arriverà con l’elenco dei propri amici, il tal altro con una lista di nomi forniti dal proprio partito e chi non è amico di nessuno…pazienza.
Tutto ciò, già poco digeribile in tempi normali, è particolarmente odioso in un periodo di crisi in cui, specie per giovani e disoccupati, anche le poche centinaia di euro di un lavoro di qualche giorno, possono rappresentare una boccata di ossigeno. “Ma così è la legge, non dipende da noi” potrebbe dire qualcuno con un’alzata di spalle…e via con chi viene chiamato per l’ennesima volta, alla faccia di chi se ne sta perennemente a casa.
In realtà, se ci fosse la volontà da parte delle forze politiche di fare un passo indietro qualcosa si potrebbe fare. La commissione potrebbe unanimemente decidere di adottare una modalità di massima che non sia quella dello scambio di figurine: questo è mio, questo è tuo.
Potrebbe privilegiare, ad esempio, il principio della rotazione, potrebbe considerare l’iscrizione nelle liste di collocamento e tener conto della situazione economica familiare, operando così una prima selezione, per poi procedere di comune accordo all’estrazione dei nominativi: tutto alla luce del sole.
Si pensa di fare spazio a studenti non provenienti da famiglie agiate, a disoccupati o cassaintegrati? Con che principio?
Venerdì può essere una scritta una bella pagina dalla politica adriese, noi ce lo auguriamo di cuore.
In quell’occasione sarebbe opportuno che tutti gli interessati partecipassero presenziando all’attività della commissione per verificarne i criteri di scelta.
Impegno per il Bene Comune chiede che i quattro rappresentanti della commissione abbiano il coraggio di fare questa scelta che farebbe sentire i cittadini riconciliati con una classe politica che opera finalmente secondo equità e giustizia invece di tutelare questa o quella parte.
Impegno per il Bene Comune
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