A pochissimi giorni dall’approvazione del PAT, il piano urbanistico che indica come priorità per Adria la qualità ambientale, la qualificazione urbana, l’invarianza idraulica ottenuta soprattutto con il contenimento dell’edificazione e con la tutela del suolo, apprendiamo da Busson, assessore all’urbanistica e al patrimonio, che la giunta Barbujani per fare cassa venderà migliaia di metri quadri di aree ore destinate a parchi e giardini pubblici, perché siano sfruttate ai fini edificatori.
Il colmo è che poi sindaco e assessori fanno finta di niente e, anzi, come spesso capita al vicesindaco D’Angelo, si ergono a difensori dell’ambiente.
A questo punto non si può più parlare di “contraddizione”, ma di vera e propria presa in giro nei confronti dei cittadini.
La stessa giunta che ha aumentato le tasse comunali per poi senza battere ciglio pagare decine di migliaia di Euro in più rispetto a quanto indicato dai propri dirigenti per progetti e operazioni di dubbia validità, ora ci dice che ha bisogno di denaro per far quadrare i conti e che lo recupererà vendendo parte del patrimonio pubblico.
In definitiva si spende e si spande perché tanto paga Pantalon, cioè il cittadino, che oltretutto viene privato di un servizio.
C'è il rischio che al danno si aggiunga la beffa: chiediamo all'assessore Busson se la trasformazione in “edificabile” dell’area verde della lottizzazione Amolaretta cancellerà di fatto l’unica pista ciclabile che oggi collega quella zona con la riviera del Canalbianco.
In questo caso l’amministrazione Barbujani dopo non esser riuscita a realizzare, pur impegnando soldi pubblici in opere inutili, una seconda ciclabile per quella zona, ora sceglierebbe di eliminare ogni collegamento ciclopedonale con la strada arginale.
Un bel premio per quei residenti che nel tempo si sono visti ridurre drasticamente la superficie a verde che indirettamente avevano pagato con il prezzo dell’immobile acquistato e che aspettano ancora l’asfaltatura delle strade che il Comune si era impegnato a fare eseguire!
Impegno per il Bene Comune
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