L'Ungheria alla conquista di Canda. Domani sera, giovedì 2 luglio, Tra Ville e Giardini propone infatti al Giardino di Villa Nani – Mocenigo un appuntamento nel segno della tradizione musicale magiara con il concerto del Coro della Basilica di Santo Stefano di Budapest.
Il concerto inizierà alle 21.30, i biglietti del costo di 5 euro saranno in vendita a partire da un'ora prima dello spettacol (sono previste forme di abbonamento scontate)
Fondato nel 1909, per accompagnare gli eventi liturgici della concattedrale dell'arcidiocesi di Strigonio-Budapest, è diventato uno dei cori più noti in Ungheria e non solo. Sotto la direzione dell'infaticabile maestro László Fehér, che ne detta i tempi dal lontano 1962, il Coro della Basilica di Santo Stefano, infatti, a partire dagli anni '80 ha eseguito concerti in Italia, in Francia, in Germania, in Svizzera, in Austria e in Romania, proponendo un repertorio sacro e classico ma non solo. La tradizione musicale ungherese ha radici storiche importanti e vanta compositori come Franz Liszt (nato a Raiding, che dalla fine della Prima Guerra Mondiale è in Austria ma che all'epoca, era sotto il Regno d'Ungheria), Béla Bartók, Zoltán Kodály, Bárdos Bárdos. Oltre agli autori ungheresi, nel repertorio classico del Coro della Basilica di Santo Stefano numerosi oratori, messe ed opere di autori come Mozart, Verdi, Pergolesi, Palestrina.
Soprattutto alla luce dei concerti che periodicamente esegue all'estero, nell’ambito di scambi culturali internazionali, il maestro László Fehér ha ampliato il repertorio del coro aggiungendo musiche popolari ungheresi. E “Canti e danze popolari ungheresi” è proprio il titolo dell'appuntamento in programma domani.
Scopo di Tra Ville e Giardini, che tocca domani la seconda tappa del suo ricco cartellone 2015, è anche quello di valorizzare i luoghi più significativi di tutto il Polesine, quale, appunto, la rinascimentale dimora Villa Nani – Mocenigo, con il suo maestoso parco dall'impostazione inglese, con alberi secolari e numerose statue a soggetto mitologico, scolpite su pietra dei Berici, di pregevole fattura settecentesca e attribuite al veneziano Alvise Tagliapietra. Costruita per il nobile Agostino Nani nel tardo ‘500, su progetto di Vincenzo Scamozzi, discepolo del Palladio, nel XIX secolo la villa assunse anche la titolazione Mocenigo dal nuovo cognome ereditato dai proprietari. All’interno conserva affreschi settecenteschi raffiguranti fantasie architettoniche e nature, in parte attribuiti al Mengozzi - Colonna.
Il festival, possibile anche quest'anno grazie al contributo della Fondazione Cariparo, della Regione Veneto e della Camera di Commercio, si svolge grazie all'impegno della Provincia di Rovigo ed alla collaborazione dell'Ente Rovigo Festival e dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Ceneselli, Ceregnano, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo, San Martino di Venezze, Trecenta.
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