Si è tenuto ieri sera un nuovo incontro per fare il punto sulla diga sull'Adige progettata dalla Lagarina Hydro fra Badia Polesine e Terrazzo. Ad ospitare l'appuntamento, il Comune di Cavarzere, con il sindaco Henri Tommasi che ha espresso le proprie preoccupazioni insieme al collega di Barbona Francesco Peotta.
Dopo le relazioni di Eddy Boschetti del Wwf di Rovigo, dell'architetto Carlo Costantini e del direttore del Consorzio di bonifica Adige Po Giancarlo Mantovani è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin: “In tutti gli interventi – ha sottolineato – come ormai già avvenuto in altre occasioni, è stato evidenziato il forte impatto dell'opera ed i gravi rischi di squilibrio ambientale di un progetto lacunoso ed invasivo che ricadrebbe su un territorio fortemente già a rischio dal punto di vista idrogeologico. Anche se l'iter è ancora lungo e dai primi segnali sembra che possa comunque arrivare fin dalle prime fasi un diniego tecnico, è bene tenere gli occhi aperti e seguire con attenzione ogni passaggio”.
Il consigliere del Pd ha quindi annunciato che il suo gruppo si farà “promotore subito dopo l'insediamento delle commissioni di una sottoscrizione aperta a tutti e trasversale per la richiesta di convocazione immediata della commissione regionale Ambiente per fare chiarezza su questo ad altri progetti che sembrano gravare lungo tutta l'asta dell'Adige, raccogliendo le istanze di istituzioni, enti e cittadini, giustamente preoccupati per quanto si sta pensando di realizzare. Serve, infatti, una visione approfondita del quadro d'insieme”.
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