“La contrazione in valore della produzione agricola veneta è un segnale preoccupante e se è pur vero che questa è causata da fattori meteorologici e dalla volatilità dei prezzi, è vero anche che bisogna mettere in campo tutti gli strumenti per garantire la tenuta del reddito degli agricoltori”. La sottolineatura, a margine della presentazione del “Rapporto 2014 sulla congiuntura del settore agroalimentare veneto”, presentato oggi a Legnaro da Veneto Agricoltura, arriva dal consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin.
“I dati di Eurostat sul reddito agricolo – sottolinea Azzalin – dimostrano come il calo generalizzato dei redditi dei lavoratori agricoli dell'1,7% nell'Europa a 28 abbia avuto un picco negativo proprio in Italia con un crollo dell'11%. A questo si somma un quadro regionale nel quale continua preoccupantemente a diminuire l'occupazione: dopo il pesante calo del 2013 anche il 2014 fa registrare un -3,9%, pari a circa 2mila lavoratori agricoli in meno, fra l'altro in controtendenza rispetto al dato del settore a livello nazionale”.
Secondo il consigliere del Pd, infatti, il problema “non è soltanto nella contrazione del 3,6% del valore della produzione, a fronte di un aumento delle quantità del 2,7%, imputabile quindi al calo dei prezzi del 6%, ma anche nei mutamenti strutturali che stanno attraversando la nostra agricoltura, quali appunto una diminuzione degli occupati, una riduzione del numero delle aziende ed un continuo invecchiamento”.
“Se per il ricambio generazionale – spiega Azzalin – sono già stati predisposte misure all'interno del prossimo Piano di sviluppo rurale, bisogna riuscire ad incidere anche sulla tenuta del reddito che è il primo vero motivo di riduzione dell'occupazione e di abbandono delle campagne, con tutto quello che ne consegue”.
Fra i fattori positivi a livello veneto, in particolare l'exploit del vino, al quale si accompagnano però problemi sempre maggiori per quanto riguarda l'allevamento e l'intero settore lattiero-caseario. Trovo importante l'affermazione fatta dall'assessore all'Agricoltura Pan che ha aperto ad una discussione in consiglio sul tema e, in particolare, alla questione della caduta del divieto di utilizzo di latte in polvere per la produzione di formaggi. Credo che il tema sia tale da rendere necessario che tutte le forze politiche riversino il massimo impegno per la salvaguardia delle nostre produzioni”.
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