“Se manca il coordinamento tra la Giunta regionale e il Consiglio, quale futuro può avere il provvedimento?”
E’ la domanda che sorge spontanea al Gruppo regionale di Forza Italia e che il capogruppo Leonardo Padrin ha rivolto all’aula del Consiglio regionale riferendosi al Progetto di legge n.374 “Norme in materia di società regionali”, spiegando le motivazioni del gruppo di Forza Italia a non partecipare al voto.
“Questo Progetto di legge – hanno spiegato Leonardo Padrin, Mauro Mainardi e Davide Bendinelli, i tre consiglieri di Forza Italia in aula – ha delle dinamiche da “palla avvelenata”: è partito dalla Prima Commissione, è arrivato in aula consiliare delegando la Giunta regionale ad assumerne la responsabilità e le decisioni, ma la Giunta ha rifiutato la stessa delega con degli emendamenti, emendamenti che però sono stati bocciati dal Consiglio.
“Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, la Giunta regionale ha presentato 15 emendamenti a questo Progetto di legge che sono stati tutti bocciati da una maggioranza composta da Pdl e Pd, ma dov’è il coordinamento? In questo modo – aggiungono i tre – si costringe la Giunta ad eseguire un compito che, di fatto, non vuole compiere.”
“E’ incongruente – aggiungono i consiglieri – costringere un soggetto (la Giunta regionale) con cui vi è un rapporto fiduciario, ad una delega che ha, di fatto, ha rifiutato”.
“Che futuro – concludono i tre - e quali obiettivi può avere un provvedimento in cui il delegato rifiuta la delega del delegante? Alla fine della giostra il provvedimento legislativo che ne uscirà avrà perso sia il suo significato che la sua efficienza”.
Gruppo Forza Italia Veneto
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