Leggo con non poco sconcerto gli scambi sulla stampa tra Forza Italia ed il Sindaco sulla questione velox e parcheggi, mere scaramucce di fronte alla ben più importante vicenda del palazzo ex sede dell’INAM di via Badini che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale, per la quale si dovrebbe adottare una variante al PRG con modifica di destinazione da F2 a residenziale, con tutte le evidenti ricadute del caso, vicenda sulla quale non nascondo il mio scetticismo.
Sono assolutamente concorde con il provvedimento volto a rendere gratuiti i parcheggi nel centro cittadino, così come concordato nelle riunioni di maggioranza con il contributo di tutti, mio compreso: questa misura, infatti, non può che favorire fattivamente le attività commerciali, almeno nel periodo natalizio.
Tuttavia non posso non stigmatizzare la cosiddetta “moratoria natalizia” ostentata dall’assessore Simoni con riferimento ad un affievolimento del controllo del rispetto delle norme del Codice della Strada a mezzo autovelox, soprattutto laddove tale volontà politica sarebbe diretta conseguenza di un bilancio “con i conti in ordine”, che dunque non necessiterebbe di essere rimpinguato con i proventi dalle infrazioni.
Personalmente, tanto come amministratore quanto come avvocato, sono sempre stato evidentemente contrario all’utilizzo, contra legem peraltro, degli autovelox “per fare cassa”, come si suol dire, essendo, invece, l’utilizzo degli stessi finalizzato alla prevenzione ed eventuale repressione di comportamenti in contrasto con le norme del Codice della Strada.
Cosa ben diversa è affermare che il Comune non necessita di “fare cassa” con gli autovelox, perché “i conti sono in ordine”.
A ben vedere, “i conti sono in ordine” perché gli onesti cittadini, i privati, gli artigiani, i commercianti, gli agricoltori, ecc.., sono stati pesantemente tartassati con IMU ed altre imposte a livelli di tassazione massimi, o quasi, ed ora che le persone oneste hanno fatto sacrifici per pagare tutte le imposte, rese necessarie dall’assessorato di Simoni per tenere i “conti in ordine” e bocciando le mozioni che io stesso ho formulato e tese ad abbassare, per esempio, l’IMU, l’assessore Simoni ci viene a raccontare che togliere gli autovelox è una questione di responsabilità?
Quando tuonava che non si potevano abbassare le aliquote IMU ed IRPEF, altrimenti l’ente sarebbe stato commissariato, dov’era la responsabilità nei confronti delle persone che a stento arrivano a fine mese, caro assessore?
Francamente ritengo che se si fosse voluto fare un omaggio natalizio ai cittadini, e non solo mera demagogia o populismo di risulta, l’assessore avrebbe dovuto annunciare un affievolimento della pressione fiscale, visto che “i conti sono in ordine”!
Ad ogni buon conto, preannuncio sin d’ora che prenderò ancora posizione in consiglio comunale sulla questione con gli strumenti offerti dallo statuto e dal regolamento e, sempre in tema di
attività consiliare, preannuncio altresì che nel corso del consiglio di domani presenterò una
mozione sulla “questione tribunalone” che pur interessando direttamente l’amministrazione
comunale di Rovigo, non può non vedere coinvolto anche il Comune di Adria.
Fino ad oggi non sono state trovate soluzioni definitive per la sistemazione del Palazzo di
Giustizia e, come cittadino utente e avvocato membro del direttivo delle Camere Penali, che per
prime hanno proposto la soluzione di portare la cittadella della Giustizia nella Caserma Silvestri
per il tramite dei consiglieri rodigini avvocati Guarnieri e Brusaferro, insisterò affinchè Giunta e
Sindaco di Adria si adoperino con i loro colleghi rodigini per adottare questa soluzione, l’unica, ad
oggi, in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli utenti del Tribunale.
Senza considerare il rischio che, in assenza di una soluzione definitiva, il nostro territorio correrà il
concreto rischio di perdere l’unico presidio giudiziario rimasto in Provincia.
Michele De Bellis
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