Bombe d'acqua, alluvioni, frane, trombe d'aria, uragani.
Sono le stazioni della Via Crucis che l'essere umano, nella sua follia sviluppista che è sempre stata cieca e sorda verso la natura, si è autoimposto.
Eppure non si torna indietro.
Ogni giorno si rilancia con un nuovo, assurdo progetto che va ad insultare la natura che reagisce come può e sa annichilendoci.
Una strada inutile, una centrale inutile, una discarica o un termovalorizzatore inquinanti, una diga fluviale che sconvolge l'equilibrio idraulico e la biodiversità.
Siamo ferocemente bacati dal verme del profitto a tutti i costi e, in questo, ci consegniamo nelle mani di gente povera di scrupoli, ma ricca di cordoglio plastificato.
Non esiste danno che non venga considerato risarcibile e quindi rischiosamente affrontabile e pure la vita umana si valuta dal cartellino del prezzo.
Ogni disastro è considerato effetto collaterale sopportabile se fa pingue il conto in banca.
Poi si piange e si dimentica fino al prossimo "evento eccezionale".
Chi è causa del proprio male pianga se stesso.
Vanni Destro
Rovigo
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