“Ricerca e innovazione sono fondamentali per restare competitivi in un mercato ormai globale e, invece di sostenere un'eccellenza come Veneto Nanotech rischiamo di perderla per l'incapacità da parte della Regione di dare un aiuto concreto: anche Rovigo rischia di perdere un'eccellenza come il laboratorio Ecsi, costato milioni di euro, perché chi avrebbe dovuto governare ha preferito disperdere i soldi pubblici in marchette elettorali invece che finanziare progetti di sviluppo”.
Il capolista del Pd alle prossime elezioni Graziano Azzalin rilancia l'allarme sul futuro della società di ricerca e sviluppo partecipata da Palazzo Balbi, su cui incombe il pericolo liquidazione, visto che scade domenica il termine per la ricapitalizzazione approvata lo scorso febbraio, mettendo in pericolo i laboratori di Rovigo, Padova e Marghera dove lavorano una cinquantina di dipendenti, molti dei quali con contratti a termine.
“Da allora è stato perso altro tempo, ancora tre mesi di navigazione a vista – insiste il consigliere regionale – Era ed è necessario un piano di sviluppo a medio e lungo termine perché non è nell'immediato che gli investimenti in ricerca generano valore. Un centro come l'Ecsin di Rovigo è un vero gioiello e dovrebbe essere l'orgoglio di un'amministrazione che guarda al futuro. E al danno per la perdita di un'eccellenza con relativi posti di lavoro si aggiungerebbe la beffa, perché bisognerebbe restituire a Bruxelles i soldi dei progetti saltati, per non parlare delle risorse spese per le attrezzature di laboratorio”.
“Il consigliere decaduto per le bugie raccontate sulle proprie spese elettorale Coppola, invece di violare le regole sulla propaganda elettorale facendola pagare ai cittadini e sfruttando in modo indegno le amministrazioni comunali ridotte a mo' di lacchè, visto che ha spiegato di essere ancora in carica, perché non dedica almeno cinque minuti del tempo di assessore per risolvere questo grave problema invece di andare a presentare a destra e manca i finti risultati delle sue presunte azioni? Anche perché, oltretutto, la realtà è ben diversa: torniamo ancora una volta ai 52 milioni di mance elettorali, che sono serviti a finanziare la Festa dell’Uva o il progetto sulle Dimore storiche cadorine, invece di progetti legati davvero allo sviluppo del territorio. Le uniche proposte serie in sede di bilancio, anche per Veneto Nanotech, sono venute ancora una volta dall'opposizione che ha proposto un emendamento al bilancio per stanziare un milione di euro oltre ai 350mila dati dalla giunta per coprire le perdite, garantendo poi il numero legale in aula per votarlo. Dalla maggioranza solo parole a cui, al solito, non sono seguiti i fatti. La politica deve ritrovare credibilità, anche per questo in Veneto è necessario voltare pagina”.
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