Oggi i riflettori sono tutti puntati sul latte: mentre all'Expo di Milano è andata in scena la Festa del latte, l'evento organizzato da Coldiretti per mettere ancor di più in vetrina i prodotti lattiero-caseari Made in Italy e ribadire l'importanza della tutela e della valorizzazione del latte, il capolista Pd Graziano Azzalin, vicepresidente della commissione regionale Agricoltura è stato in una delle tante aziende che il latte italiano lo producono, ovvero la stalla di Maurizio Poletto a Loreo, accompagnato da consigliere comunale Luca Chiarello.
Insieme al titolare della ditta Azalin ha visitato la struttura, con circa cinquanta capi, sottolineando che “su questo fronte la Regione può e deve fare di più, perché al di là degli slogan i fatti parlano anche in questo caso di tagli pesanti alla zootecnica veneta”.
“E’ una lotta quotidiana, senza feste o giorni di malattia – ha sottolineato Poletto, che lavora da solo nell’azienda di famiglia – ma con i margini di guadagno così limitati non posso permettermi di assumere un dipendente. Guadagno 36 centesimi a litro e sono già fortunato rispetto ad altri, ma aziende come queste sono destinate a scomparire. Non a caso da una trentina che eravamo a Loreo, ora siamo rimasti in tre. Così non ce la facciamo ad andare avanti”.
“La situazione è difficile, ma come al solito – rimarca Azzalin - il presidente uscente scarica la colpa sulle spalle altrui, con la pantomima della sua uscita dalla conferenza Stato-Regioni che ha solo fatto sì che le decisioni venissero prese senza il Veneto, unica Regione a non sottoscrivere gli accordi senza alcun risultato ottenuto. Fra l'altro Zaia e la Lega hanno sulle spalle tutta la responsabilità della vicenda delle multe delle quote latte: dopo aver fatto campagna elettorale per anni su questo tema, aizzando e sostenendo persone che sono state condannate a discapito dei tanti allevatori onesti”.
Secondo Azzalin “è necessario chiudere una pagina triste della cattiva politica leghista e, con il ministro Maurizio Martina e l'onorevole Paolo De Castro, anche il Veneto può tornare ad essere una regione in grado di essere influente sui tavoli che contano e non solo farsi ricoprire di ridicolo da chi avrebbe dovuto governare e si è limitato a teatrini e pagliacciate vergognosi”
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