Raccolgo ben volentieri l'invito lanciato da “Impegno per il
Bene Comune” di Adria, che chiede ai candidati alle regionali quali siano le
proposte di legge che vorrebbero presentare per tutelare il nostro
territorio dai rischi concreti che sta correndo relativamente alla ricerca
degli idrocarburi nel sottosuolo polesano.
Sull'argomento, infatti, mi sono speso a più riprese. Il
primo atto importante è la proposta di legge statale che ho presentato e che il
consiglio regionale ha approvato in base al quale si inserisce l'intero
territorio delle province di Rovigo, Venezia e Padova fra quelli nei quali è
vietato ogni tipo di trivellazione.
Ancora il Parlamento non lo ha convertito in legge, ma
quell'atto resta un importante paletto che segna una volontà chiara e
trasversale del consiglio regionale.
Relativamente alle trivellazioni nell'area di Adria, va
fatta una premessa importante. in base alla legge istitutiva del Parco del
Delta del Po, in tutti i Comuni che ricadono nella sua area le trivellazioni
sono vietate. Quello che non è vietato, o meglio non lo è secondo il Tar che ha
cassato la delibera regionale, sono le ricerche fatte senza perforazioni.
Non trovando comunque sensato che si possano fare ricerche,
anche se con il metodo dei vibroseis, ho presentato un apposito disegno di
legge nel quale si modifica proprio la legge del Parco inserendo anche le
ricerche, in qualsiasi modo effettuate, fra le possibilità escluse a priori. La
proposta di legge non è stata discussa perché la sessione di bilancio e poi lo
stop dei lavori del consiglio prima delle elezioni non ha fato sì che giungesse
in aula. Ma quel testo è già pronto e, almeno per i Comuni che ricadono
nell'area del Parco del Delta, rappresenta una importantissima garanzia. Questa
legge, proprio come chiede “Impegno per il Bene Comune” può essere
immediatamente approvata dopo l'insediamento del nuovo consiglio.
Credo che sia ben chiara la volontà di tutto il territorio,
già sofferente a causa della subsidenza provocata dalla passate estrazioni
metanifere, di dire no ad ogni possibile speculazione sugli idrocarburi. La
sicurezza idrogeologica viene prima di ogni altro ragionamento, anche dal punto
di vista economico, perché i danni provocati dall'abbassamento del suolo, per
non parlare di altre pericolose possibilità, hanno un costo altissimo. E in
Polesine lo sapiamo bene.
Graziano Azzalin
consigliere regionale
del Veneto
capolista Pd elezioni
regionali 2015
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