Con riferimento all’appello di “Impegno per il bene comune”, riferito al tema del territorio e nello specifico alla questione dei fanghi e delle trivellazioni, ritengo che questo sia un ambito su cui vigilare e soprattutto su cui debba essere fatta un’attenta programmazione da parte della Regione.
Le questioni ambientali vanno affrontate con la logica del coinvolgimento dei portatori di interesse, che sono tutti i cittadini e le istituzioni presenti nei territori, come prevede peraltro la normativa di materia ambientale.
Nello specifico la regolamentazione ed il controllo dei fanghi, rappresenta una questione che deve trovare i soggetti istituzionali impegnati innanzitutto nel definire le competenze in maniera chiara.
Questo è una fase in cui la distribuzione delle competenze in materia ambientale che erano in capo alle Provincie è ancora in via di definizione, ma sicuramente la pianificazione deve coinvolgere il livello regionale, perché i fanghi possano essere conferiti nei Centri di raccolta dove effettivamente ve ne è una maggiore produzione, per evitare così di scaricare anche tale tipo di rifiuto in territori altrui.
Nella provincia di Rovigo andrebbe verificata la quantità di fanghi provenienti da altri territori, ed è una priorità prevedere il controllo della tipologie di materiale che arriva in Polesine, attraverso campionamenti nei terreni e nelle acque, al fine di verificare che la concentrazione di elementi chimici contenuti non siano nocivi.
Vanno inoltre controllate le modalità con cui avvengono gli spargimenti, non sempre rispettosi dei metodi idonei per evitare odori molesti per la popolazione residente. Nella mia esperienza di sindaco ho constatato quanto è importante vigilare sulle azioni delle aziende del settore e richiamare gli organismi istituzionali all’indispensabile ruolo di vigilanza.
Per quanto riguarda le trivellazioni si tratta di far valere le competenze regionali in materia di tutela territoriale ed ambientale nei confronti delle normative nazionali, che dovrebbero limitare le autorizzazioni a sondaggi di questo tipo, spesso dannose data la fragilità.
E’ all’attenzione del Consiglio regionale, evidentemente del prossimo, una proposta per rafforzare la normativa che tutela l’area del Parco del Delta, già coinvolto dal fenomeno della subsidenza, che andrà sostenuta.
La Regione ha la titolarità per pianificare gli interventi e su questo è necessario un maggior impegno per non agire solo in termini di protezione e salvaguardia ambientale, ma anche per valorizzarne tutte le potenzialità e orientare le azioni verso il miglioramento della qualità e della vivibilità delle nostre comunità.
Mirella Zambello
candidata al Consiglio regionale per il Pd
Nessun commento:
Posta un commento