Esprimiamo piena solidarietà e appoggio al comitato di Ca’ Emo e al presidente Stefano Sagredin.
L'odiosa illazione comparsa oggi a suo carico su un quotidiano locale deve essere immediatamente smentita dal giornalista o dal Sindaco a cui si attribuisce l'affermazione in questione.
Se il sig. Sagredin avesse ritenuto o riterrà opportuno partecipare a convegni che affrontino temi ambientali che in particolare si focalizzano sul terribile incidente accaduto alla COIMPO ne avrebbe piena libertà, esattamente come il primo cittadino che in questi anni, quando si parlava di salute e sanità o altri temi, ha partecipato a tutti gli inviti ricevuti non solo come sindaco, preferendo spesso quella parte politica a lui più cara, Forza Italia e Lega.
Non bisogna gettare ombre su chi ha lavorato in questi mesi gratuitamente per il bene comune non solo della frazione ma di tutti noi.
Cosa avrebbe fatto l'amministrazione senza il comitato?
Quali competenze ha messo in campo nel presente e quali intende mettere nel prossimo futuro difronte a temi specifici come quelli che riguardano le lavorazioni in oggetto? Cosa intende il Sindaco quando parla di vincoli e paletti?
Perché non usa il termine prescrizione, che è quello che è tenuto a fare in sede di approvazione dell’Aia a norma di legge per il ruolo istituzionale che assume?
Un tema così importante è stato lasciato fino ad oggi in mano ai cittadini della frazione compreso l'incarico del tecnico che l’amministrazione non ha voluto assumersi, lasciando l’onere economico sulle spalle dei cittadini.
Come mai giovedì sera l’assessore Simoni non ha riportato all’assemblea questa posizione dell’amministrazione?
Non ne era a conoscenza o è stato smentito dal Sindaco?
Appare ai nostri occhi comunque strumentale questo uso del mezzo stampato per dare notizie intempestive e insinuanti e non all’altezza della gravità dell’accaduto.
Impegno Per il Bene Comune
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