La candidata al Consiglio Regionale Avv. Stefania Tescaroli interviene con decisione sulla questione della perdita della qualifica di presidio ospedaliero della casa di cura di Porto Viro e sue possibili conseguenze.
La Casa di Cura di Porto Viro è stata fondata oltre 50 anni fa per fornire assistenza sanitaria alla popolazione locale disagiata in quanto residente in un territorio ampio e distante da altri ospedali.
La struttura serve un comprensorio che si estende su un’area di ben 650 kmq, La popolazione residente è costituita da circa 50.000 abitanti con uno dei più alti tassi di anzianità del Veneto. Durante il periodo estivo l’area accoglie una popolazione turistica di 100.000 presenze ed è attraversata da un’arteria stradale, la Romea, molto trafficata e pericolosa, con un alto tasso di incidenti. Si comprende quindi quanto sia importante una struttura strategicamente localizzata nel cuore del Delta del Po, in grado di fornire servizi di Pronto Soccorso, Terapia Intensiva, Chirurgia ed Ortopedia.
Per tutte queste motivazioni nel 1987 la Regione Veneto aveva riconosciuto alla Casa di Cura Madonna della Salute la qualifica di Presidio Ospedaliero dell’ULSS 19 di Adria.
In tutti questi anni la struttura ha sempre operato con professionalità e attenzione all’innovazione tecnico-scientifica, aumentando costantemente il livello qualitativo delle prestazioni erogate. Non si comprende quindi per quali motivi alcuni mesi fa la Giunta regionale veneta le abbia tolto la qualifica di Presidio Ospedaliero.
Anche se per ora non vi sono stati cambiamenti di rilievo, se si eccettua la limitazione nella prescrizione di esami da parte degli specialisti, il timore diffuso tra gli operatori sanitari, la dirigenza e la popolazione locale è che con il tempo la perdita della qualifica di Presidio possa comportare la soppressione di servizi importanti, come il Pronto Soccorso, la Terapia Intensiva, le specialità chirurgiche. Tutto ciò avrebbe ovviamente importanti ricadute negative sia sul piano dei servizi ai cittadini, sia sul piano occupazionale. Non dimentichiamoci, infatti, che la Casa di Cura è attualmente l’azienda privata con maggior numero di lavoratori impiegati (circa 300) della Provincia di Rovigo.
Anche sulla base degli impegni presi da Alessandra Moretti durante la sua visita alla struttura, se verrò eletta mi attiverò subito affinchè venga restituita in tempi celeri la qualifica di Presidio Ospedaliero alla Casa di Cura. In campagna elettorale sono tanti i candidati che lo promettono, ma ricordiamoci i fatti: i rappresentanti locali del centrodestra in Regione non hanno fatto nulla per impedire che la struttura venisse declassata da una Giunta dello stesso colore politico. I cittadini hanno buona memoria…
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