Immagino sia difficile mantenere la concentrazione mentre si celebra una Funzione religiosa importante.Si sa, siamo umani e ognuno di noi ha delle potenzialità e anche dei limiti ed ognuno di noi è diverso dall’altro, fortunatamente.
E ognuno di noi ha il diritto a pari dignità e pari diritti. Non so se il Signor Vescovo Soravito ha mai potuto avere la fortuna di conoscere una persona diversamente abile.
Io si, ho avuto la grande fortuna di conoscere ragazzi, maestri di vita, che, pur senza parole, comunicavano con me.
Persone a cui sicuramente la vita non ha sorriso subito ma che hanno potuto vivere grazie a qualcuno che credeva in loro: genitori, medici, persone umili che prestano opera di volontariato.
Chi più ha sofferto nelle prime fasi dello sviluppo sa cosa vuole dire essere in balia ogni giorno alla vita e alla morte ed ogni giorno è un giorno nuovo, come poteva essere per Massimiliano che stava, con diritto, assistendo suo fratello in un passo importante, di fronte a molte persone.
Perchè escluderlo?
Perché non era in grado di tacere?
E’ questo il motivo?
Se è solo per questo Signor Vescovo mi rendo disponibile ad accompagnarla a conoscere questi ragazzi, ragazzi che non riescono a star fermi, che non riescono a star zitti, che non riescono a non sbavare.
Eppure dietro quello che mostrano c’è una storia, una storia di vita e di quotidiane sofferenze che vengono affrontate ogni giorno con dignità, con forza, con un sorriso, ma questo mondo può diventare per noi esperienza da cui possiamo ricevere più di quanto non diamo, un’occasione per imparare, per interrogarci, per stupirci, per allargare i nostri confini, per mettere in crisi il nostro mondo ristretto di vedere le cose, i nostri abituali schemi e abiti mentali, per arricchire la nostra esperienza di vita e, perchè no, pure dello spirito.
Perchè non è sufficiente aiutare chi è in difficoltà, ma bisogna sostenerlo sempre.
Silvana Perrone
Liberi Cittadini per il Polesine
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