La candidata al Consiglio Regionale Avv. Stefania Tescaroli si schiera contro le trivellazioni nel mare adriatico per l'estrazione degli idrocarburi in risposta l'appello del Comitato “Impegno per il bene Comune”.
“Il decreto Sblocca Italia ha legittimato le trivellazioni nel mare Adriatico, sopratutto nella fascia davanti alla nostra regione ed in particolare davanti a Venezia; tale decreto, però, non ha considerato gli enormi rischi ambientali che le estrazioni potrebbero causare al nostro territorio.
Il Polesine con il suo Parco del Delta del Po rappresenta un patrimonio ambientale e turistico del quale noi tutti godiamo.
Lo sfruttamento del giacimenti nel mare per l'estrazione degli idrocarburi avrebbe ripercussioni disastrose nei terreni, in quanto vi è il concreto rischio geologico di impoverimento e di subsidenza per le nostre spiagge ed il nostro territorio; il decreto dà man forte alle multinazionali del petrolio con lo scopo di arricchire unicamente la loro economia a discapito del nostro ambiente e della nostra sicurezza.
Il Polesine, invece, va tutelato e messo in risalto per le sue naturali bellezze, che con le trivellazioni andrebbero deturpate.
Un altro dannoso problema è l'ingente volume dei fanghi trattati in Polesine con il conseguente spandimento dei liquami nei terreni agricoli. Bisogna far chiarezza e adottare più incisive misure di prevenzione e di controllo sulle attività che si occupano di questo.
Il messaggio che mi preme mandare ai cittadini consiste nel mio impegno in regione di tutelare il nostro ambiente e preservarne la reale ricchezza mettendolo al servizio degli stessi, adottando tutte le misure che saranno necessarie e ascoltando i suggerimenti e le esigenze degli abitanti del nostri territorio”.
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