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venerdì 8 novembre 2013

Accordo Lega - PD: si faccia chiarezza sulle promesse di assunzioni all'Outlet. Gli interessati dicano se corrispondono al vero le dichiarazioni di Buoso

logo.gifAlla fine è venuto allo scoperto quanto si immaginava da tempo, ovvero l'accordo pre-elettorale tra Lega e PD, tra Buoso e Chiarioni, riguardante una potenziale alleanza alle amministrative del 2009. Un accordo di lunga data, insomma, ch e ha poi “cambiato pelle” nel tempo per non perdere consenso tra i rispettivi elettori. I due soggetti, hanno evidentemente ritenuto tatticamente più opportuno che la Lega si  presentasse separatamente alle scorse elezioni, favorendo così la vittoria di Chiarioni, per poi  essere ricompensata con una rappresentanza in giunta. Chiarioni è stato in seguito abile ad utilizzare il "posto" da assessore per cambiare gli equilibri interni  alla Lega assicurandosi un alleato fedele, disciplinato e fortemente indebolito  con l'ingresso in giunta di Valentini, peraltro camuffato inizialmente da  "tecnico" non politicizzato, salvo poi l'ufficializzazione dell'accordo Lega-PD niente meno che da Tosi in persona. Questi giochetti da "Risiko" politico, come lista e gruppo di opposizione, ci fanno solo sperare che gli elettori sappiano ribellarsi alle prossime elezioni a chi utilizza la loro buona fede politica per utilizzarli come numeri da spostare ai fini dell'ottenimento del potere fine a se stesso.

Ciò su cui vorremmo però un chiarimento da parte degli interessati, come abbiamo già chiesto altre volte, sono le clausole del successivo accordo che ha portato all'ingresso in gunta di un esponente leghista. Perché un paio d'anni 
fa Buoso, sentitosi evidentemente escluso, dichiarò sulla stampa - e Chiarioni non smentì - che quell'accordo prevedeva per la Lega, oltre a un posto in giunta, una cinquantina di assunzioni all'outlet indicate dal partito! Se ciò fosse vero, sarebbe un fatto assolutamente inaccettabile perché si parla di mercanteggiare sulla pelle delle persone che hanno bisogno di lavoro! Una vergogna inaudita, se confermata. D'altra parte si ricorderà che Uniti per Cambiare  ha manifestato fin da subito perplessità circa il fatto che le domande di assunzione presso l'outlet venissero depositate presso la segreteria del Sindaco, in Comune.. Le dichiarazioni di Buoso rendono il sospetto quasi una certezza!
Per questo, vista la riapertura del dibattito sul discutibile asse PD-Lega, vorremmo chiedere piuttosto risposte chiare sul fatto che quanto affermato da Buoso risponda al vero: si sono contrattate politicamente le assunzioni presso l'outlet? A che titolo? Come si pensava di favorire chi fosse indicato dalla Lega rispetto ad altri cittadini privi di "padrini" politici? Lo stesso metodo raccomandativo era previsto anche per gli altri posti? Magari con priorità agli "sponsorizzati" del PD o del PSI? E, se sì, in cambio di cosa la società privata sarebbe stata disposta ad accettare le "indicazioni" della maggioranza che governa il Comune? Credo che tutti i cittadini di Occhiobello restino in attesa di risposte o smentite, a cominciare da quelli che hanno presentato domanda di assunzione fiduciosi in una selezione basata sulla professionalità e non sulle sponsorizzazioni.

Lorenzo Feltrin

capogruppo consiliare Uniti per Cambiare

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