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domenica 10 novembre 2013

Comune di Rovigo: la proposta dei gruppi di opposizione sulla vicenda del Servizio Assistenza Domiciliare

images (1).jpgIl  S.A.D. (Servizio Assistenza Domiciliare) è un Servizio Socio Sanitario che viene attualmente prestato da una Cooperativa il cui appalto termina a fine anno.

Il personale è composto di 14 Operatrici Socio Sanitarie divise in due gruppi di 7 che vengono coordinate da due Assistenti Sociali, ognuna delle quali ha competenza  su una parte del territorio Comunale. Sia le operatrici  che le due Assistenti hanno un contratto con la Cooperativa, di cui sono socie (ogni volta che finisce un appalto, loro vengono assorbite dalla Cooperativa  che subentra), di 30 ore settimanali. Il loro orario prevede la disponibilità dalle 7.30 alle 12.30 e, in caso di emergenze, anche qualche ora pomeridiana. Per il servizio, devono comunque utilizzare mezzi propri, quindi le spese di trasporto sono a loro carico. Grosso modo, l’emolumento si aggira sugli 800 / 900 Euro mensili. In questo momento, stanno integrando le ore che vengono loro autorizzate, una ventina, con la Cassa Integrazione in deroga.

Già da un anno, circolava la voce di una riduzione del servizio e si sapeva che, almeno per una delle due Assistenti Sociali, non ci sarebbe stato spazio, con il nuovo appalto.

Circa un paio di mesi fa, si è venuti a sapere della volontà di fare il nuovo Bando riducendo, drasticamente, il  servizio, in questi termini.

Per le Operatrici si passerebbe da 30 ore settimanali a 14 ore settimanali, con disponibilità, dovuta dalle stesse, dalle 7.30 alle 19.30 (questo vuol dire che, nemmeno volendo, le operatrici potrebbero integrare le misere ore lavorative che verrebbero loro garantite). Per il servizio, dovrebbero continuare ad utilizzare mezzi propri, quindi spese di trasporto a loro carico. L’emolumento, mediamente, si aggirerebbe sui 400 / 450 Euro.

-    Per le attuali due Assistenti Sociali non ci sarebbe più spazio, perché l’Amministrazione, paventando una sorta di “conflitto di interessi”, avrebbe deciso (e l’ha annunciato già, in pompa magna) di assumere due Assistenti Sociali a tempo determinato, per un anno, con contratto che prevedrebbe 25 ore settimanali. Questo, al di là della tristezza di una decisione che elimina due figure importanti, con esperienza decennale, risulta essere pure un azzardo: quanto tempo ci può impiegare, un’Assistente Sociale, per quanto brava e preparata, ad avere in mano la situazione, almeno quanto l’aveva chi c’era prima? E, appena inquadrato il servizio … dovrebbe lasciare a favore di altri che avrebbero le stesse difficoltà iniziali.

LA … “LOGICA”  DA CUI PARTE  QUESTA DECISIONE SAREBBE :

1.   Un’ora di lavoro, tenendo conto di tutto, costa al Comune 25 Euro;

2.   Gli assistiti, in base al loro ISEE, pagano una sorta di contributo, che per le situazioni meno penalizzanti, arriva anche ad 8 Euro;

L’IDEA SAREBBE QUESTA:

3.   Il Comune non fornirà più il servizio a quei suoi assistiti che prima pagavano 8 Euro di contributo (circa 1/3 del totale), darà loro un contributo di 6 (sei) Euro all’ora, invitandoli a trovarsi un soggetto privato che gli presti il servizio. Servizio che, mediamente, verrebbe a costare sui 12 (dodici) Euro all’ora.

4.  Con le Assistenti Sociali, in capo al Comune, siamo sicuri di poter tenere sotto controllo le ore che verranno prestate.

 

RILIEVI DA FARE AD  UNA DECISIONE CHE HA DELL’ INCREDIBILE:

5.  Visto che le nuove disposizioni che disciplineranno la domiciliarietà prevedono un maggior numero di verifiche, agli aventi diritto, per redigere le schede di accertamento, cosa che veniva fatta con cadenza quadriennale, come faranno le due nuove Assistenti Sociali, con orario ridotto rispetto  alle attuali, a garantire anche il controllo sul servizio che i privati presteranno agli assistiti che saranno esclusi dal SAD? Chi garantirà che, agli esclusi, venga prestato il giusto numero di ore? Non è che si rischia di pagare  più ore del necessario?

6.   Come si può pretendere che un’operatrice sia disponibile, dalla mattina alla sera, per un orario di sole 14 ore settimanali, con le spese di trasporto a totale proprio carico, che razza di servizio può prestare? Come si può rinunciare a professionalità consolidate come quelle delle due Assistenti Sociali?

Come Gruppi dell’Opposizione, circa 20 giorni fa, siamo andati a parlare col Sindaco esponendogli le nostre preoccupazioni rispetto al nuovo Appalto per il Servizio di Assistenza Domiciliare. Abbiamo detto, esplicitamente, che non ci interessava assolutamente fare demagogia e strumentalizzare la cosa perché si stava trattando sulla “pelle” di una quindicina di persone. Perché, se è vero che la scelta che fa, da subito, l’Amministrazione è quella di lasciare a casa le due Assistenti Sociali, di lì a poco la cosa avrebbe interessato anche le operatrici, in quanto è impensabile riescano ad accettare un taglio tanto drastico del loro orario: questione di sopravvivenza!

Il Sindaco ci aveva assicurato il suo interessamento ed eravamo rimasti che, di lì a poco, ci avrebbe saputo dire qualcosa … Noi, abbiamo aspettato, fino a che le lavoratrici, tramite il loro rappresentante Sindacale, si sono fatte vive con me per annunciarmi la volontà di alzare il livello della loro insoddisfazione, proclamando lo Stato di Agitazione, richiedendo un incontro al Prefetto e, nel caso non ci fossero altre strade, arrivando anche allo sciopero.

I Gruppi dell’Opposizione, tramite il sottoscritto, hanno dato piena solidarietà alle lavoratrici e si sono detti disponibili ad  accompagnarle, se necessario,  all’incontro in Prefettura.

I Gruppi dell’Opposizione, limitatamente alle loro specifiche competenze, cercheranno di richiedere la convocazione urgente della Seconda Commissione Consiliare, competente in materia (visto che era stato illustrato, proprio in Commissione, il  bando per la nuova gara d’appalto), chiedendo la presenza, alla stessa, della Componente Sindacale, a garanzia del rispetto della piena e corretta informazione.

 

MASIN  Matteo  (Sinistra e Frazioni)                                           

NALIN Giovanni (Sinistra e Libertà)

BUSINARO Barbara (Movimento 5 Stelle)                                    

ROMEO Nadia (Partito Democratico)

 

MENON Silvia (Rovigo si Ama) 

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