Dopo il saluto del sindaco di Adria Massimo Barbujani e del direttore artistico Claudio Ronda, mentre in città prendeva le mosse la notte bianca del “Venerdì d'estate”, sul retro del Teatro Comunale, immersi nel delizioso angolo verde nel cuore della città etrusca, Cristiano Godano, carismatico leader dei Marlene Kuntz, e Giancarlo Onorato, ex Underground Life, accompagnati da Meg Russo alle tastiere, da Guido Maria Grillo, voce, chitarra percussioni, e da Federico Fenucci al basso, hanno dato vita ad una serata rock intensa, intima e a tratti sensuale, che definire “concerto” è certamente riduttivo.
Sì, perché il loro excursus musicale è stato in realtà un vero e proprio viaggio. Un viaggio che, come ha spiegato Giancarlo Onorato dal palco, prende le mosse dal libro “Ex. Semi di musica vivifica”, scritto dallo stesso Onorato (da cui il titolo dell'evento “Ex Live”). “E' la storia di un ragazzo che vive i suoi 18 anni nel '77, che viaggia contromano, si perde, si lascia andare e trova come filo conduttore della sua ricerca di bellezza la musica e le opere dei grandi artisti – ha sottolineato Onorato - Una storia che noi raccontiamo attraverso le canzoni che interpretiamo in modo libero ma anche umile”.
Il viaggio nella storia di “Ex” è partito quindi dai brani di Giancarlo Onorato, conosciuti in particolare dai più raffinati intenditori, come “Androide Mirna” e “Tutto il niente”, poi si è aperto alle “perle” dei Marlene Kuntz eseguite da Cristiano Godano, come “Notte”, “Musa” e “La canzone che scrivo per te” alternate ad alcuni brani tratti dal libro e recitati da Onorato.
Infine grande spazio ai classici arrangiati in chiave soft ma non privi di impennate acustiche attraverso i quali Godano e Onorato hanno raccontato al pubblico un po' di se stessi, dei propri gusti e della propria formazione: da “The ship song” di Nick Cave a “Break the silence” dei Depeche Mode, dal Neil Young di “Out on the week end” al Lou Reed di “Perfect day”, “Satellite of love”, “Venus in furs” e “Sunday morning” passando per “Nude” dei Radiohead e “Hurt” di Johnny Cash riproposta anche dai Nine Inch Nails. Doppio il bis concesso dagli artisti ad un pubblico plaudente e completamente in balia delle suggestioni che hanno saputo regalare.
Nessun commento:
Posta un commento