Cookies Policy

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scorrendo la home page verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie.

lunedì 27 luglio 2015

Grazie allo sconfinato talento di Avishai Cohen si toccano le più alte vette del jazz in un memorabile concerto di Tra Ville e Giardini nel parco di Villa Le Procurative

Un appuntamento atteso e di altissimo livello che non ha deluso le aspettative, facendo perdere orientamento e senso del tempo ai tanti spettatori assiepati nel parco di Villa Le Procurative a Ceregnano, quasi investiti dall'onda musicale emotiva prodotta dalle evoluzioni magiche di uno dei più grandi contrabbassisti al mondo, nonché cantante e compositore, Avishai Cohen. Confermandosi uno uno dei jazzmen più importanti delle ultime generazioni, Cohen non si è limitato a suonare e cantare, giocando con le note, ma ha quasi intrapreso una relazione fisica con il proprio strumento, abbracciandolo, accarezzandolo, pizzicandolo, percuotendolo, tambureggiando sulla cassa armonica e guizzando sulle corde con una rapidità ed un'agilità fuori dal comune, sfoggiando tutto il suo sconfinato talento musicale.

Ad accompagnarlo sul palco gli altri due componenti dell'Avishai Cohen Trio, due giovani ed acclamati musicisti, israeliani come lui, il mirabolante pianista Nitai Hershkovit ed il vulcanico batterista Daniel Dor. Un terzetto che ha mostrato grande intesa e capacità di dialogo armonico. La riproposizione di brani estratti dall'ultimo album “From darkness” ha lasciato comunque spazio all'improvvisazione ed alla ricerca di nuove sfumature ed inediti controtempi. E se le ultime composizioni di Cohen seguono un filone più orientato verso la musica classica, quasi cameristica, nei pezzi offerti come bis nel finale di concerto, ripescando dal suo vasto repertorio, ha offerto un assaggio della sua calda ed avvolgente voce, con spaccati della sua ricerca sulle contaminazioni con i suoni mediterranei, fino alla mediorientale “Alon Basela”.

Prima dell'incredibile esibizione dell'Avishai Cohen Trio, il saluto del “padrone di casa”, il presidente uscente della Camera di Commercio di Rovigo Lorenzo Belloni, che ha evidenziato “l'intuito di Claudio Ronda che ha messo insieme una perla dietro l'altra”, e dello stesso direttore artistico, che non ha mancato di sottolineare la rilevanza dell'ospite della serata e della significativa dedica a Tamburini, ed ha richiamato anche l'attenzione sull'appuntamento del prossimo 5 agosto a Marina 70, con Tra Ville e Giardini che per la prima volta si “avventura” nella Sacca di Scardovari proponendo il concerto del giovane cantante emergente Diodato, ospite fisso delle trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, insieme alla conversazione sulla cultura del cibo con il gastronomo Edoardo Raspelli all'interno del percorso tematico Saperi e Sapori che accompagna il festival. Al termine dell'esibizione il sindaco di Ceregnano Ivan Dall'Ara ha consegnato ai tre artisti la bandiera del “paese della felicità”.

Con questo concerto di altissima qualità la XVI edizione di Tra Ville e Giardini, è entrata nell'ultima metà del suo cartellone, che prevede ancora appuntamenti di grande rilievo. Con lo spostamento al 10 agosto della serata con Stefano Benni a Badia Polesine, accompagnata dall'incontro con lo chef stellato Enzo De Prà nell'ambito di Saperi e Sapori, il prossimo evento in calendario è quello di domenica 2 agosto a Rovigo, denominato “Le stanze del Teatro” ed intitolato alla memoria del maestro Gabbris Ferrari. Una sorpresa tutta da scoprire che coinvolgerà artisti e discipline diverse, snodandosi in varie location all'interno della città.

Nessun commento:

Posta un commento