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sabato 25 aprile 2015

25 Aprile 2015: una giornata per liberare la poesia con il Contest di Edicola5 - Ilblog

Per tutto il giorno 25 aprile 2015, in occasione del primo anno dell’istituzione della Scuola stessa e delle celebrazioni dell’anniversario della Liberazione, Edicola5 - Ilblog promuove il Contest di Poesia 
(gratuito e senza alcun tipo di competizione) 
dal titolo “25 Aprile – Liberiamo la Poesia”
patrocinato dalla Scuola di poesia - school of poetry"  - Unione Mondiale dei Poeti ("U.M.P."), presente su facebook come gruppo che raccoglie oltre 13mila iscritti.

Al Contest può partecipare chiunque, adulto, ragazzo, bambino, poeta dilettante o di professione, voglia pubblicare le proprie poesie sul tema e chiunque, anche se non autore, voglia godere della lettura di testi poetici che elevino lo spirito e la mente con leggerezza e riflessione.
Vi invitiamo perciò tutti, oggi 25 aprile a pubblicare una vostra poesia nei commenti al Contest!!!!!

2 commenti:


  1. Libertà

    Vorrei tingerti di azzurro
    per vederti arrivare
    tra i blocchi di cemento
    che limitano il mare
    sentirei il tuo profumo
    di rosa e gelsomino
    sognandoti
    ad occhi socchiusi
    come da bambino
    quando le lacrime
    diventavano arcobaleni.
    © 2015 Maurizio Carmine Manzo
    Maurizio C. Manzo COORDINATORE DELLA SCUOLA DI POESIA – SCHOOL OF POETRY (SCUOLA INTERNAZIONALE DI POESIA) PER LA SVIZZERA

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  2. 25 Aprile (per la gara)

    È che quando piove
    E il cielo di primavera
    Tuona e schiarisce in bagliori improvvisi
    Sento ancora nel cuore i sobbalzi
    di notti impaurite a cercare la tua mano
    sicura e la tua voce che incitava la fuga
    sotto crolli ed esplosioni e spari e grida e
    Silenzi di morte nel mattino a seguire.
    È che quando festanti uomini sui camion
    invadono le strade
    portando bandiere per un campionato
    rivedo intorno ragazzi donne vecchi bambini inneggiare
    alla vita che fortuna e coraggio restituirono
    in un giorno di fine aprile dove rose e bandiere bianche sbocciavano tra le macerie.

    Elisa Corniani (c)

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