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lunedì 13 aprile 2015

Rovigo, La Paglia di Liberi Cittadini non ci sta e dice "Mi rifiuto di riciclarmi".

Siamo in campagna elettorale. 
Si vede dalle comparsate sui giornali e non solo di personaggi che fino a ieri erano in giunta o in consiglio comunale e che oggi si accorgono di certi problemi che il gruppo politico-partitico di provenienza aveva invece creato, non ultimo quello del trasporto disabili e del risparmio sull'illuminazione pubblica.
Non da meno ci sono incontri di cui alcuni senza alcuna utilità, altri almeno che cercano di risvegliare la comunità verso problemi che oggi sembrano poco importanti ma che, sottovalutati, esploderanno nel futuro. In particolare i rifiuti. 
Ci sono comuni in italia che hanno portato la capacità della raccolta differenziata a valori molto alti (Ponte delle Alpi nel bellunese ha superato il 90%), mentre in altre città si è sperimentato il porta a porta anche in centro, non solo nelle frazioni. 
Altre ancora come Napoli e Roma hanno installato postazioni dove inserire il "vuoto a perdere" (vetro, plastica, lattina) con la restituzione di un bonus per la spesa nei supermercati convenzionati.
Ma un altro passo da gigante è quello di smettere di realizzare discariche come semplici posteggi di rifiuti a danno dell'ambiente e della salute ma realizzare centri di raccolta, differenziazione e recupero del rifiuto in modo da ridurre al massimo l'eventuale conferimento, magari, come succedeva in quel di Vedelago, trasformando anche l'indifferenziabile in un materiale per l'edilizia, come sabbia sintetica, mattoni o elementi di arredo urbano (panchine, porta-biciclette), rendendo il rifiuto "materia prima" vendibile e quindi fonte di reddito. 
Oltre che utilizzare l'umido e lo sfalcio del verde per produrre gas metano con metodi e strutture a bassissimo impatto ambientale, per non dire non inquinanti (metodo digestione anaerobica) da vendere ad esempio a Asm Set per distribuirlo ai nostri concittadini per utilizzo domestico e autotrattivo (la normativa c'è). 
Con guadagno di tutti, dal Comune che riduce i costi per la gestione dei rifiuti, Ecoambiente per la produzione del gas metano "artificiale", Asm Set per la distribuzione e noi perché è meglio una discarica in meno che un tumore in più. Con l'unica accortezza di essere noi stessi cittadini modello nella gestione casalinga del rifiuto. 
Una filiera virtuosa del rifiuto parte proprio da noi, smettendo di buttare per terra ciò che abbiamo in tasca ma usando i dovuti cestini e a casa , con senso civico e rispetto, seguendo le regole di una buona differenziazione.
Non come quei cittadini che invece di chiamare il centro raccolta cittadino hanno preferito abbandonare frigo e tv in strada.

Vittorio La Paglia
Liberi Cittadini per il Polesine

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