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lunedì 20 aprile 2015

Liberi Cittadini: il personale della Provincia in disarmo usato come bacino elettorale. A farne le spese saranno i non allineati o gli allineati avversari.

È oramai da gennaio che la Provincia rinnova le Posizioni organizzativa prima di mese in mese ed ora di 15 giorni in 15 giorni. 
Con l'ennesimo decreto del Presidente il 14 aprile, sono state rinnovate tutte le PO sino al 30 del mese in corso. Con un altro decreto, sempre datato 14 aprile, sono stati prorogati anche gli incarichi al Segretario Generale e ai Dirigenti della Provincia, anch'essi per 15 giorni ( atti pubblicati all'Albo Pretorio dell'Ente Provincia di Rovigo)
Rimangono pertanto, sempre al top le maggiori voci di spesa del personale provinciale. 
Le Province per la gente comune sono già chiuse da tempo, infatti, sono circa 4 anni che i più influenti politici nazionali predicano in tal senso utilizzando tutti i mezzi di comunicazione esistenti. 
La realtà non è questa però, domenica 19 un servizio di Report su Rai Tre lo ha spiegato ampiamente, poiché l'Ente è ancora aperto anche se agonizzante, senza liquidità causa i tagli statali e il silenzio delle Regioni. 
I lavoratori sono stati divisi in due gruppi: dipendenti appartenenti alle funzioni fondamentali e non fondamentali.
Quelli conteggiati nella seconda categoria sono di fatto considerati in soprannumero e, pertanto, da ricollocare presso Enti Locali, Regioni e Ministeri ( L. 56/2014, L. 190/2014)
Qui i giochi si complicano, qui si prefigura il solito teatrino tutto italiano.
L'aria che tira per i corridoi di questi Enti in liquidazione, a detta di molti, sa da inciucio. Siamo o no in campagna elettorale? Vi è o no crisi del mondo del lavoro? Vi è o no gente che rischia il posto? Allora perché non gestire le disponibilità presso gli Enti Locali in particolare? Tra i lavoratori, in particolare quelli più soli, quelli meno conosciuti, quelli meno supplicanti c'è nervosismo, paura. Vedono spostamenti di personale poco chiari, vedono i soliti noti trasferiti dalle funzioni non fondamentali alle fondamentali, non vedono "bandi di mobilità esterna" ma sanno che vi sono posti disponibili e che, proprio i vertici ne parlano. Tutto trasparente certamente, tutto regolare non c'è dubbio ma la paura, forse è solo lei la responsabile, fa sentire odore di bruciato.

Vanni Destro
Liberi Cittadini per il Polesine

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