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giovedì 12 dicembre 2013

Bottrighe comunità abbandonata, ridotta a Far West.

Oltre all’abbandono da parte dell’Amministrazione di Adria del Sindaco Barbujani relativamente ai problemi delle scuole, ai manti stradali distrutti delle vie, all’ex zuccherifico (ex-Polychimica) ancora più grave è il problema della sicurezza.
Leggendo i giornali di questi anni e degli ultimi giorni, i cui titoli riportano a caratteri cubitali “a Bottrighe assalto armato in banca, esplode una bomba al bancomat, raggiro alla vecchietta, truffa al signore, furti in casa e nelle attività” ci si rende conto che questa la realtà dei Bottrighesi, che vivono sulla loro pelle. Cose mai successe prima che fosse tolta la caserma dei carabinieri e la presenza di due vigili urbani fissi; tutto questo alla faccia della dichiarazione universale dei diritti umani, articolo 3 del 1948, che recita testualmente che ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona. A Bottrighe tutti e tre questi fondamentali diritti sono stati sistematicamente violati nel corso degli anni: ad esempio con l’ultima rapina in banca i cittadini presenti all’interno dell’istituto di credito sono stati sequestrati, minacciati di essere privati della loro vita, non solo per quanto riguarda il rischio concreto di essere uccisi ma anche per il sopravvenire di gravi malori, come si è puntualmente verificato. E’ evidente il mancato diritto alla sicurezza personale e libertà dei cittadini, per cui ci chiediamo per esempio, chi restituirà la pensione rubata alla signora dai banditi? Chiediamo a gran voce al Vice-Sindaco D’Angelo (Lega Nord), che è il responsabile delle sicurezza, se dobbiamo organizzare le ronde cittadine a lui tanto care e al Signor Sindaco Barbujani e alla Sua Amministrazione di farsi promotori nelle sedi preposte, per ottenere nel nostro paese un presidio permanente come strumento ddi deterrenza alla criminalità e per organizzare al meglio la polizia locale comunale, non mandandola solamente a Bottrighe per fare agguati agli automobilisti, che transitano quotidianamente per recarsi al lavoro in Via Spolverin e in Via Chieppara e elevando multe con il solo obiettivo di rimpinguare le casse del Comune.

Bergo
Michieletti
Secchieri
Zerbinati

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