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mercoledì 11 dicembre 2013

Vanni Borsetto e Giovanni Nalin: ecco il testo integrale delle Osservazioni al Piano del Traffico Urbano di Rovigo che saranno discusse domani in Consiglio Comunale

                                                                                                                     



Rovigo, 10.12.2013
Al Sig. Sindaco di ROVIGO

Al Sig. Assessore alla Mobilità
del Comune di ROVIGO

Al Sig. Assessore ai Lavori Pubblici
del Comune di ROVIGO

Ai Consiglieri del Comune di ROVIGO

Agli Incaricati della redazione del
Piano Generale del Traffico Urbano di Rovigo
Ing. Andrea Debernardi
Ing. Carlo Molteni

Loro Sedi



OGGETTO: OSSERVAZIONI AL “PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO” DI ROVIGO PER UNA CITTA’ PIU’ SANA E VIVIBILE.

Preso atto che il Comune di Rovigo ha ritenuto necessario dotarsi di uno strumento di programmazione per il miglioramento della mobilità urbana

PREMESSO

• Che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato che le emissioni dei gas di scarico degli autoveicoli (polveri sottili e ultrasottili) sono di natura cancerogena e che secondo i rilevamenti riscontrati in numerose città italiane sono stati accertati migliaia di decessi a causa dei valori elevati presenti nell’aria di PM10;

• Che il Sindaco, massima autorità sanitaria locale, ha il compito di salvaguardare la salute e il benessere dei propri concittadini in relazione al traffico veicolare motorizzato oggi una delle principali fonti di inquinamento nella Pianura Padana;

• Che i rilievi sulla qualità dell’aria finora effettuati con avanzati sistemi scientifici evidenziano un significativo dato di criticità che nel centro della nostra città si ripete sistematicamente anno dopo anno a causa delle migliaia di transiti giornalieri di veicoli in entrata e uscita da Rovigo soprattutto tra le 7.30 e le 9.30 come dai riscontri rilevati nel PGTU adottato con Deliberazione n. 378 del 9 ottobre 2013 ha ei suoi rilevamenti preliminari.

• Che la Giunta Comunale ha adottato anche per il 2013 provvedimenti per la riduzione dell'inquinamento urbano volti a contenere ed abbassare i valori di Pm10 presenti nell'aria,
valori che secondo i rilievi Arpav in centro hanno superato il limite consentito (50 microgrammi per metro cubo) ben 39 volte dall'inizio dell'anno quando la normativa vigente ne indica 35; che nei soli giorni di Fiera i valori rilevati di Pm10 sono stati, rispettivamente, 73, 72 e 64 (microgrammi per metro cubo);

• Che il Sindaco ha il dovere di assumere provvedimenti di programmazione atti a scoraggiare e/o limitare l’uso di mezzi automobilistici agevolando gli spostamenti ritenuti indispensabili e che esso dispone di molti strumenti giuridici tra questi il “principio di precauzione” sollecitato dalla Comunità Europea il quale indica nella prevenzione lo strumento più efficace e meno oneroso a differenza di altri interventi di tamponamento ai quali si ricorre in assenza di programmazione;

CONSIDERATO

• Che una efficace attuazione del PTGU è stata stimata una somma che si aggira tra i 6 e 10 milioni di Euro;
• Che i primi interventi (rotatorie, inversioni di marcia, sistemazione parcheggi, rifacimento Piazza Duomo, ecc.) già preannunciati in sede di Commissione ed evidenziati sulla stampa dall’Assessore alla Mobilità comporterebbero l’uso di risorse difficilmente reperibili nell’immediato data l’attuale situazione finanziaria delle casse comunali e che per tale motivo si rende necessario individuare fin da subito alcune fondamentali priorità (piste ciclabili, percorsi pedonali ed aree pedonali, riordino del trasporto pubblico collettivo) con interventi mirati che contribuiscano contestualmente ad attenuare il tasso di inquinamento e nel contempo rendere meno onerosa la sua soluzione. Solo in questo modo esiste la possibilità concreta che si passi a breve termine ad una sensibile riduzione del traffico e che la nostra città possa diventare nei prossimi 10 anni più scorrevole sotto il profilo della mobilità, più sicura e maggiormente sostenibile;
• Che dalla lettura del PGTU emerge a sorpresa che Rovigo è una città dove ci si sposta in bicicletta più che altrove e che, di conseguenza, il mancato utilizzo dell’auto spinge a riconsiderare la costruzione di ulteriori nuovi futuri parcheggi anche per il fatto che, come emerge nella redazione del PGTU, il multipiano risulta quotidianamente non occupato per due terzi e sottoutilizzato;
• Che gli interventi così come evidenziati dal PGTU preludono ad una città dotata di ZTL e di aree pedonali permanenti e che in molti capoluoghi come il nostro da anni la progressiva pedonalizzazione è cresciuta sinergicamente alla riqualificazione delle attività di commercio e dei servizi.
• Che necessita il completamento dei parcheggi scambiatori che favoriscano la mobilità di una nuova e razionale rete di trasporto urbano.
• Che ad una progressiva ulteriore riduzione del traffico automobilistico deve seguire il completamento dell’anello cittadino delle piste ciclopedonali con la messa in sicurezza degli spostamenti.
• Che persiste la difficoltà di barriere architettoniche spesso invalicabili o di scivoli ai lati dei marciapiedi difficili da praticare per garantire garanzia per lo spostamento da parte dei disabili o dei portatori di handicap e che alla città va garantito il diritto di accesso a tutti nessuno escluso.
• Che il PGTU cosi come il Pat, il nuovo Piano Trasporti locale o qualsiasi altro strumento di programmazione, dovrebbe, come già detto in precedenza, conformarsi assieme ed escludere interventi tra di loro slegati o contraddittori.
• Che nell’azione di governo della Giunta in carica si è finora dimostrato il contrario: non ci si può dichiarare a favore di una Città vivibile (leggi programma elettorale Sindaco Piva) ma nel contempo dar vita al Piano Casa nei centri storici (unico capoluogo in Italia), riaprire il traffico veicolare del Corso, proporre la costruzione di 1300 metri lineari (Passante Nord) all’interno dell’unico polmone verde cittadino rimasto intatto ad un costo esorbitante di 6 milioni di euro.

PROPONIAMO

• Di completare il tratto dell’anello automobilistico ad Sud-Ovest della Città congiungendo Via Forlanini con Via Amendola. Questo intervento oltre che a dirottare il traffico automobilistico proveniente dal casello autostradale Rovigo-Centro, Badia e Lendinara, dalla SS 16 (Via Porta Adige) e da Granzette, avrebbe come effetto immediato un sicuro decongestionamento del traffico che da anni condiziona il quartiere San Pio X°;
• Di estendere la ZTL da 12 a 24 ore nel Corso del Popolo e di pedonalizzare interamente Piazza Duomo togliendo interamente ogni possibilità di parcheggio. Questo in funzione di una riqualificazione delle attività produttive dislocate in queste zone e dell’apertura della futura sede dell’Università (ex Questura). Una ZTL con attrazioni particolari costituirebbe un incentivo per un concreto rilancio del Commercio. In molte realtà le ZTL permanenti esistono da decenni e non sono considerate perché tali come causa principale del calo delle vendite;
• Una programmazione responsabile del numero di parcheggi che restituirebbe alla città spazi vivibili rendendola più appetibile. A questo proposito sarebbe indubbiamente stato fondamentale prima del PGTU approvare il Piano del Trasporto urbano ed extraurbano. Solo dopo l’entrata in vigore di questo strumento si sarebbero apportati opportuni interventi operativi allo steso PGTU evitando la possibilità di probabili doppioni (rotatorie, , fermate bus, aree di sosta, ecc.);
• Che il Sindaco promuova un azione nei confronti di Trenitalia affinchè i 12.000 mq dell’ex scalo merci (stazione ferroviaria) si trasformino nella nuova Autostazione cittadina: è paradossale che dopo 11 anni la città non disponga di un servizio definitivo, vero e proprio punto nevralgico, attorno al quale dovrà insistere un ridisegno complessivo del trasporto pubblico urbano ed extraurbano;
• Che il nuovo PTGU contenga indicazioni in funzione dell’entrata in vigore del Piano Trasporti locale, atte a favorire il collegamento viario con le nuove realtà sorte a nord e sud della città negli ultimi 15 anni. Ci riferiamo all’Università, al Censer ed ai nuovi spazi commerciali al fine di collegare con i mezzi pubblici tali realtà col centro cittadino per offrire il trasporto alle decine e decine di lavoratori che si spostano quotidianamente nonché ai numerosi residenti che nei fine settimana vi si recano per interessi non solo commerciali ma ricreativi e di svago: un servizio di bus navetta efficiente costituirebbe un incentivo occupazionale nel campo del trasporto pubblico, contribuirebbe alla riduzione dell’inquinamento da auto private;
• Di creare una rete di piste ciclabili che unisca il centro ed i vari quartieri cittadini, al Polo natatorio in Via Porta Po nonché alle frazioni di Sarzano, Mardimago e Grignano e di costruire il collegamento ciclopedonale tra il Polo scolastico della Commenda Est con l’esistente tratto ciclabile Granzette- Stazione Ferroviaria. Va ribadito che cento residenti che usano la bici come mezzo di trasporto quotidiano significherebbero cento posti auto liberi in centro utili per chi proviene da fuori, per chi non è in condizioni di rinunciare all’auto. Non è poco in una città considerata dal PGTU ancora a misura d’uomo ma purtroppo geograficamente collocata in una delle più inquinate aree europee. Risulta evidente che meno automobili in circolazione significherebbe più salute per tutti, meno soldi per la manutenzione di strade trafficate e per il mantenimento della vivibilità urbana;
• Di garantire in piena libertà lo spostamento da parte dei disabili o dei portatori di handicap nel principio alla città va garantito il diritto di accesso a tutti nessuno escluso;
• Di attivarsi per una progressiva elettrificazione del parco macchine comunale nonché per l’adozione per i Vigili Urbani di biciclette elettriche;
• Di Incentivare i controlli sulla guida sicura e di promuovere azioni di controllo più severo contro la sosta selvaggia soprattutto nelle sue forme più odiose come l’ostruzione degli scivoli dei marciapiedi e l’invasione di aree cui non è consentito l’accesso;
• Di rimodulare i tempi della Città (orari di scuole, uffici pubblici, esercizi, ecc) adottando il PTO – Piano Territoriale degli Orari (obbligatorio per i Comuni con popolazione superiore ai 30mila abitanti) al fine di razionalizzare i flussi della mobilità e pianificare i trasporti in entrata e in uscita;
• Di promuovere incontri pubblici nelle scuole a sostegno di una mobilità più sana e sicura per favorire un deciso cambio degli stili di vita;
• Di Incentivare l’uso dei i rallentatori nelle strade di maggiore percorrenza e incidentalità da velocità e un utilizzo di sensi unici mirati a rendere più fluida e sicura la circolazione veicolare per liberare spazi in favore di piste ciclabili e percorsi pedonali;
• Incentivare l’utilizzo del multipiano costato molto e da anni sottoutilizzato.

Riteniamo fondamentale che la politica operi come una cabina di regia pensando alla città con lungimiranza e che tutti gli interventi proposti siano compatibili con quanto suelencato.

Auspichiamo che l’Amministrazione Comunale di Rovigo punti con questa occasione ad una riduzione del carico complessivo di traffico per il benessere della collettività cittadina e persegua un’operazione culturale che stimoli un graduale cambio di mentalità in direzione di stili di vita e di mobilità più sani e sostenibili.


VANNI OTTAVIO BORSETTO
CONSIGLIERE COMUNALE PD ROVIGO

GIOVANNI NALIN
CONSIGLIERE COMUNALI S.E.L. ROVIGO

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