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giovedì 12 dicembre 2013

Nuovi tagli si abbattono sulle ULSS Venete. la n.19 di Adria salva. Comprenderà anche Cavarzere

Il gruppo regionale di Forza Italia composto da Leonardo Padrin, Remo Sernagiotto, Davide Bendinelli e Mauro Mainardi ha depositato in Consiglio regionale una proposta legislativa che, se approvata, ridurrebbe le Ulss venete da 21 a 14.
Solo la provincia di Belluno (invariata) ed il Polesine, con le sue due ULSS, sarebbero state 'salvate'.
Nella nostra provincia, infatti dovrebbero rimanere le due Ulss di Rovigo ed Adria, che comprenderà anche Cavarzere.
Mentre la provincia di Venezia potrebbe far capo ad un'unica azienda sanitaria (in luogo delle tre attuali) comprendente le zone di Venezia, Mestre, Chioggia e Riviera del Brenta.
Il Veneto Orientale dovrebbe mantenere lattuale Ulss, nel trevigiano sarebbero unificate le Ulss di Treviso e Conegliano e salvaguardata l'Ulss di Asolo, Montebelluna e Castelfranco.
Anche la provincia di Padova perderebbe, secondo il disegno di legge, una Ulss (accorpando la n.15 e la n.16 e che comprenderebbe il capoluogo e cintura e l'Alta Padovana) e manterrebbe l'Ulss di riferimento della Bassa Padovana (corrispondente all'attuale Ulss 17).
Due per provincia le ULSS previste per Vicenza (una accorpante le attuali Ulss 3 e 4 e parte dell'ovest Vicentino ed una comprendente l'attuale azienda del capoluogo e l'altra parte dell'Ulss 5 dell'Ovest vicentino)e Verona (una Ulss per i territori a sud dall'asse autostradale ed una Ulss per quelli a nord, Verona e hinterland, Villafranca, Bussolengo e i comuni della sponda orientale del Lago di Garda).

L'operazione, che i proponenti hanno definito rispettosa delle peculiarità territoriali e aziendali e degli standards del piano sociosanitario, ira ad un risparmio di oltre 300 milioni di euro.
I firmatari della proposta si dicono certi che la riorganizzazione garantirà migliori servizi ai cittadini attraverso la distribuzione delle specialità e dei presidi nel territorio.

Il previsto risparmio sarebbe consentito dalla riduzione degli organici aziendali, dall'accentramento dei servizi tecnico-amministrativi e dei pagamenti ai fornitori.

Sul medesimo argomento sono già state depositate presso il Consiglio regionale ben altre quattro proposte di legge sostenute da Lega nord, Gruppo misto, Pd e Federazione della Sinistra veneta.
Il piano sociosanitario regionale, era stato oggetto, inoltre, di emendamenti diretti alla riduzione delnmero delle Ulss da parte di Italia dei Valori, Futuro popolare e Gruppo misto-Scelta civica.

Elisa Corniani

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