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lunedì 1 giugno 2015

Elezioni Regionali, Azzalin vince la battaglia, ma il PD perde la guerra.

“Non è stata una notte facile anche e soprattutto per motivi che non hanno niente a che vedere con queste elezioni, che sono state il mio secondo pensiero in queste ore. Parlando del voto è evidente che la 'guerra' non è stata vinta, visto il risultato del nostro candidato Alessandra Moretti; personalmente però posso essere soddisfatto della mia battaglia”. 

E' questo il primo commento del consigliere del Partito democratico Graziano Azzalin, confermato a Palazzo Ferro Fini con il maggior numero di preferenze di tutta la provincia, 3.192, al termine di un testa a testa con Gino Spinello che è andato avanti fino alla mattinata di oggi, quando è arrivata l'ufficialità dei numeri.

“Purtroppo però – insiste ancora Azzalin - il nostro messaggio per cambiare il Veneto non è passato e dovremo riflettere sul perché, cercando di capire come e dove abbiamo sbagliato e agire di conseguenza. Adesso con Alessandra ci metteremo a lavorare ancor più duramente, anche per ripagare la fiducia che gli elettori mi hanno concesso. Ci sono tante cose da fare e come opposizione governante, non mancheremo di fare la nostra parte. A cominciare dei temi legati al rispetto della nostra terra, come le trivellazioni ed il consumo di suolo, due questioni che sono rimaste in sospeso”. 

“Alla fine, nonostante il risultato negativo su scala regionale, il Partito democratico si conferma il primo partito in Polesine ed aver conquistato il maggior numero di preferenze è motivo di orgoglio, considerando che nella corsa interna avevo un 'competitor' di spessore come Gino Spinello, non a caso il secondo consigliere più votato di tutta la provincia. Aver raccolto in due oltre seimila preferenze non è un dato da poco. E fra l'altro credo sia un bello smacco per chi ha distorto le istituzioni a suo piacimento per una campagna elettorale davvero fuori dalle righe e che dovrà presto renderne conto”.

“Non posso che ringraziare tutti quanti mi hanno sostenuto – conclude Azzalin visibilmente commosso dopo ore non facili – a cominciare dalla mia famiglia e dai miei amici. Oltre, naturalmente a chi mi ha dato una mano ed a chi ha voluto assegnarmi il proprio voto”.

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