"Le nuove strutture di medicina di gruppo integrate rappresentano indubbiamente una buona soluzione allo scopo di trasferire i servizi sanitari direttamente nel territorio, attraverso prestazioni eseguite in regime di ambulatorio che saranno molto utili per i cittadini.
Ma non’è corretto definirli come 'ospedali di comunità'" spiega Cristiano Pavarin di Coscienza Comune, a proposito di uno scorretto indistinto uso delle denominazioni ad uso dei media.
"Purtroppo gli ospedali di comunità sono strutture volute dalla regione attraverso l’istituzione del nuovo piano socio-sanitario, che prevede il parziale trasferimento dei posti letto per acuti tagliati dai reparti." continua, riferendosi ai posti letto ospedalieri che noi tutti abbiamo imparato a conoscere come quei posti per coloro che subiscono un ricovero per un breve periodo e vengono poi dimessi per guarigione o essere poi curati adeguatamente a casa propria.
"È bene ricordare che tra non molto nel Polesine saranno in funzione circa 112 posti letto presso le stesse strutture intermedie e che ogni giornata di ricovero oltre il trentesimo giorno sarà garantita attraverso il pagamento di un ticket giornaliero che può arrivare fino a 55 euro giornalieri. Saranno a carico dei cittadini anche le spese (ticket) per prestazioni ambulatoriali e di diagnosi che risulteranno necessarie" precisa Pavarin, dando contezza di una realtà che vede i posti letto degli ospedali ridursi e trasformarsi in posti a pagamento.
"Il nuovo piano socio sanitario del Veneto, che avrà durata fino al 2015, prevede un taglio di posti letto per la nostra Provincia di 211 unità e successivamente verranno individuati 107 posti letto di struttura intermedie, denominati ospedali di comunità. Nel territorio di competenza dell’Ulss 18 ,a fronte di un taglio lineare pari a 168 posti letto per acuti ,in regime di ricovero ospedaliero, verranno creati 69 posti letto in ospedali di comunità, suddivisi tra il San Luca di Trecenta e il nuovo Policlinico, mentre all’Ulss 19 i tagli ai posti letto ospedalieri saranno 43 con conseguente ripristino di 38 nelle strutturi ospedale comunità,suddivisi tra l’ospedale cittadino di Adria e la struttura di Porto Viro".
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