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lunedì 10 agosto 2015

Davanti alla secolare chiesa di San Basilio doppio appuntamento per due anniversari. Fra Grande guerra e Liberazione il ricordo si articola con musiche d'epoca e parole


Un doppio anniversario celebrato con un doppio appuntamento. Sul sagrato della splendida pieve di San Basilio martedì 11 agosto, a partire dalle 21.30, saranno riportate in vita atmosfere e suggestioni delle due guerre mondiali. 

Il tenore Leonardo De Lisi e Marina D'Ambrosio al piano, infatti, proporranno “Musiche e souvenirs della Belle Epoque” in ricordo della Grande Guerra a cento anni dall'entrata dell'Italia nel conflitto che ha segnato drammaticamente la storia dell'Europa. Atmosfere malinconiche e notturne del liberty musicale e alcuni passaggi tratti da fugaci colonne sonore, come quadri di un’esposizione di quei primi decenni del “secolo breve”, saranno revocati da Marina D’Ambroso, che, formatasi alla scuola di grandi liederisti, ha collaborato con numerosi cantanti della scena internazionale ed è stata premiata come miglior pianista al Concorso Internazionale di Lied “Walter Gruner” di Londra, e da Leonardo De Lisi, allievo di grandi maestri e vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, è uno dei più eclettici interpreti italiani del repertorio vocale da camera, con una carriera ormai trentennale.

Ma davanti alla facciata della piccola chiesa dal grande incanto, che sorge sulle dune fossili del Delta del Po da 15 secoli, si ricorderanno anche altre pagine della nostra storia, quelle della guerra di Liberazione, conclusasi 70 anni fa, attraverso un reading pensato per raccontare ai giovani di oggi i sogni, le speranze e gli ideali dei giovani di ieri, che hanno lottato per creare un Paese fatto di persone libere e uguali nei diritti e nei doveri. “The Beat of Freedom” di e con Marta Cuscunà, tratto dal libro “Io sono l'ultimo. Lettere di partigiani italiani” a cura di Giacomo Papi, Stefano Faure ed Andrea Liparoto, parla di uguaglianza, di libertà e lotta per i diritti, in un racconto corale per i ragazzi e le ragazze di oggi, sul sogno rock di un Paese di persone ed uguali nei diritti. Il reading nasce dal desiderio di raccogliere il testimone e portarlo avanti e di evidenziare che i partigiani, prima di tutto, erano giovani: si innamoravano, scoprivano di avere paura e coraggio. La libertà era nei monti, per la prima volta riuscivano a sentirla e picchiava nella testa.

Fra musica, teatro, danza e idee, cultura, territorio, ambiente e turismo, Tra Ville e Giardini, anche in questa 16esima edizione offre un caleidoscopio di emozioni attraverso il Polesine, promossa e sostenuta dalla Provincia di Rovigo, finanziato dalla Regione Veneto, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Camera di Commercio di Rovigo, ed è organizzata in collaborazione con Ente Rovigo Festival ed i Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Ceneselli, Ceregnano, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo, San Martino di Venezze, Trecenta.

I Comitati polesani si appellano a Zaia (firmatario del nuovo progetto di legge) per sospendere ogni "vecchio" iter privatizzazione delle IPAB

I Comitati polesani - Altopolesano dei cittadini per il "San Luca", Impegno per il Bene Comune, per l'art.32 sanità e sociale, per la salute del Delta – si appellano direttamente a Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto e consigliere firmatario del progetto di legge regionale che intende regolamentare per il futuro la trasformazione delle IPAB in aziende pubbliche o persone giuridiche di diritto privato di servizi alla persona.
I Comitati, infatti, ritengono che l’autorità istituzionale stessa del Presidente della Regione non possa essere raggirata da tentativi di eludere il percorso proposto per il rinnovamento delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza che dal 2001 la Regione del Veneto attende di vedere riconosciuta dopo innumerevoli proposte mai approvate e polemiche e proteste per le soluzioni finora esistenti.

“Infatti, ora come ora l’unica alternativa alle IPAB, che sono destinate in ogni caso alla trasformazione” dichiara Omar Barbierato del Comitato per la salute del Delta “è solo ed unicamente la privatizzazione, mentre il Presidente Zaia ha inteso offrire ai cittadini con la nuova legge anche la possibilità di fruire dei servizi propri delle IPAB altresì attraverso aziende pubbliche che concorreranno al procedimento di programmazione e realizzazione del sistema integrato regionale e locale di servizi alla persona e al piano di zona.”

Appare, dunque, ai Comitati inspiegabile quale sia il disegno di taluni amministratori locali che con l’accelerazione sulle privatizzazioni delle Case di Riposo (IPAB) di fatto privano la collettività della duplice possibilità di scelta e si privano di una leva di governance preziosa in un momento storico in cui gli enti locali sembrano destinati a subire solo politiche calate dall’alto senza potersi difendere.

Pertanto, i Comitati polesani ritengono importantissima la difesa dei diritti delle comunità locali cui il loro lavoro fa riferimento anche portando all’attenzione del Presidente della Regione Luca Zaia di come le azioni di alcuni primi cittadini possano di fatto essere un’opposizione silenziosa e legittimata dalle norme attuali al progetto di integrazione dei servizi alla persona che egli stesso considera di poter affidare agli stessi amministratori locali proprio inserendolo nei piani di zona di diretta approvazione dei Sindaci attraverso le rispettive Conferenze.

Comitato Altopolesano dei cittadini per il “San Luca”
Comitato Impegno per il Bene Comune 
Comitato per l'articolo 32, sanità e sociale 
Comitato per la Salute del Delta


domenica 9 agosto 2015

Stefano Benni a Badia con i suoi cinque crudeli, ironici e folli racconti sull'amore. Nel Giardino dell'Abate appuntamento anche coi Saperi e Sapori della maître De Prà

Nel Giardino dell'Abate, lunedì 10 agosto si rincorreranno strani personaggi. Sono i protagonisti surreali ma non troppo dei “5 racconti sull'amore”, il reading che vedrà protagonista Stefano Benni, scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo italiano e la sua fine ironia nel dodicesimo appuntamento in cartellone per Tra Ville e Giardini.

Comunicatore d’eccellenza, Stefano Benni da anni riempie piazze e teatri con i suoi arguti reading. Sollecitazioni letterarie, curiosità dei nostri tempi, protagonisti della storia: questi alcuni degli ingredienti universali che Benni racconta ogni sera al pubblico nelle sue appassionate ed appassionanti letture. Per questo spettacolo, che si terrà all'interno della splendida Abbazia della Vangadizza, con il suo carico austero di arte e storia, Stefano Benni ha scelto, tra i tanti che ha scritto, cinque racconti sull'amore crudeli, comici, folli. Le tante facce della favola che seduce e illude tutti, dai romantici ai cinici. Un amore dolce e motorizzato tra due teppistelli di periferia, una gara di tradimenti di una mostruosa coppia borghese, la mitica isola di Amikinontamanonamikitama, un vecchio nostalgico che ricorda un antico amore, uno strano incontro tra sconosciuti su un ponte. E poi una sexy cappuccetto rosso rapper e altre poesie.

La serata badiese si aprirà alle 21 con il terzo ed ultimo appuntamento dell'itinerario tematico Saperi e Sapori, che vedrà come protagonista la maître del Ristorante Dolada, la più longeva Stella Michelin italiana, conservata ininterrottamente dal 1970 fino ad oggi. Figlia dello chef Enzo De Prà, anima del Dolada, e sorella di Riccardo, apprezzato chef che oggi si divide tra la cucina del ristorante di famiglia di Plois D’Alpago e quello aperto a Londra e che è stato scelto da George Clooney per curare il suo banchetto di nozze, con la sua grande esperienza Benedetta De Prà proporrà un itinerario alla scoperta della della cultura gastronomica che caratterizza la cucina e la tradizione veneta.

Il percorso tematico Saperi e Sapori, il cui simbolo è una tavola imbandita, pensato in occasione dell'Expo di Milano, è possibile grazie al sostegno di alcune importanti realtà del territorio polesano: l'azienda agricola La Lumaca polesana, che si occupa dell'allevamento di chiocciole da gastronomia a ciclo integrato completo; l'Agriturismo Corte Carezzabella della storica azienda agricola Il frutteto di San Martino, con colture ortofrutticole e vitivinicole; la Biscopan di Badia Polesine famosa soprattutto per il suo pan biscotto; l'Abafoods, sempre di Badia, che si occupa di produzione e confezionamento di bevande vegetali e succhi di frutta bio; l'Industria dolciaria Borsari, che affonda le radici nella tradizione per produrre panettoni, pandori, colombe e snack di ogni tipo.

sabato 8 agosto 2015

Una lettura intima e sensuale nel cuore verde di Adria dei mostri sacri della musica. Ai Giardini Zen un viaggio attraverso le emozioni sonore con Onorato e Godano

Lou Reed, Radiohead, Neil Young, Nick Cave & The Bad Seeds, Johnny Cash, Depeche Mode sono indubbiamente dei mostri sacri della musica internazionale. Se poi a riproporre i loro capolavori sono due artisti indiscussi come Cristiano Godano e Giancarlo Onorato ecco che un'ora e mezzo di concerto si trasforma in un'ora e mezzo di magia allo stato puro. E magica è stata infatti l'atmosfera che si respirava ieri sera, 7 luglio, nella splendida cornice dei Giardini Zen di Adria, dove è avvenuto l'incantesimo dello spettacolo “Ex Live”.

Dopo il saluto del sindaco di Adria Massimo Barbujani e del direttore artistico Claudio Ronda, mentre in città prendeva le mosse la notte bianca del “Venerdì d'estate”, sul retro del Teatro Comunale, immersi nel delizioso angolo verde nel cuore della città etrusca, Cristiano Godano, carismatico leader dei Marlene Kuntz, e Giancarlo Onorato, ex Underground Life, accompagnati da Meg Russo alle tastiere, da Guido Maria Grillo, voce, chitarra percussioni, e da Federico Fenucci al basso, hanno dato vita ad una serata rock intensa, intima e a tratti sensuale, che definire “concerto” è certamente riduttivo.

Sì, perché il loro excursus musicale è stato in realtà un vero e proprio viaggio. Un viaggio che, come ha spiegato Giancarlo Onorato dal palco, prende le mosse dal libro “Ex. Semi di musica vivifica”, scritto dallo stesso Onorato (da cui il titolo dell'evento “Ex Live”). “E' la storia di un ragazzo che vive i suoi 18 anni nel '77, che viaggia contromano, si perde, si lascia andare e trova come filo conduttore della sua ricerca di bellezza la musica e le opere dei grandi artisti – ha sottolineato Onorato - Una storia che noi raccontiamo attraverso le canzoni che interpretiamo in modo libero ma anche umile”.

Il viaggio nella storia di “Ex” è partito quindi dai brani di Giancarlo Onorato, conosciuti in particolare dai più raffinati intenditori, come “Androide Mirna” e “Tutto il niente”, poi si è aperto alle “perle” dei Marlene Kuntz eseguite da Cristiano Godano, come “Notte”, “Musa” e “La canzone che scrivo per te” alternate ad alcuni brani tratti dal libro e recitati da Onorato.

Infine grande spazio ai classici arrangiati in chiave soft ma non privi di impennate acustiche attraverso i quali Godano e Onorato hanno raccontato al pubblico un po' di se stessi, dei propri gusti e della propria formazione: da “The ship song” di Nick Cave a “Break the silence” dei Depeche Mode, dal Neil Young di “Out on the week end” al Lou Reed di “Perfect day”, “Satellite of love”, “Venus in furs” e “Sunday morning” passando per “Nude” dei Radiohead e “Hurt” di Johnny Cash riproposta anche dai Nine Inch Nails. Doppio il bis concesso dagli artisti ad un pubblico plaudente e completamente in balia delle suggestioni che hanno saputo regalare.

venerdì 7 agosto 2015

Onorato e Godano ad Adria con “Ex Live” ripercorrono la storia della musica. Ai Giardini Zen un concerto che offre una lettura emozionante per suoni e parole

Saranno i Giardini Zen ad accogliere domani sera, venerdì 7 agosto, a partire dalle 21.30, per l'undicesima tappa di Tra Ville e Giardini, il concerto che vedrà Giancarlo Onorato, musicista, pittore e scrittore, ex Underground Life (band di culto della scena new wave italiana degli anni Ottanta) dividere la scena con Cristiano Godano leader storico dei Marlene Kuntz, una delle realtà più rappresentative dell'alternative rock italiano.

“Ex Live”, questo il nome del progetto musicale, prende le mosse dalla pubblicazione del libro “Ex. Semi di musica vivifica” (Ed. VoloLibero/Nda) di Onorato, un'opera a metà fra romanzo di formazione e saggio musicale, che racconta un percorso di crescita attraverso la potenza miracolosa di canzoni che hanno segnato e rispecchiato il tempo. 

Il filo conduttore è proprio la lettura di estratti dal libro, con le canzoni citate, oltre a quelle dello stesso Onorato ed a quelle dei Marlene Kunz anche una serie di brani di autori del rock mondiale (Lou Reed, The Velvet Underground, Beck, Nick Cave), che prendono magicamente forma e sostanza nell'interpretazione scarna e “live”, appunto, di Onorato e Godano, con un concerto che si trasforma dunque in un viaggio di conoscenza attraverso la spina dorsale della musica più emozionale e viscerale di sempre. 

Il tutto è giocato sull’intesa e sulle affinità di due protagonisti della musica rock italiana, offrendo uno scenario sonoro per un concerto vibrante e intenso, che coinvolge tutti e che offre una traccia per la lettura emozionante di un periodo musicale che è anche la storia di una generazione.

Il biglietto unico ha il costo di 5 euro. Tra Ville e Giardini è organizzato grazie al contributo della Fondazione Cariparo, della Regione Veneto e della Camera di Commercio, in collaborazione fra Ente Rovigo Festival, Provincia di Rovigo ed i Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Ceneselli, Ceregnano, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Polesella, Porto Tolle, Rovigo, San Martino di Venezze, Trecenta.

Ceregnano, MyWay Festival al via dal 6 al 9 Agosto

Anche quest’anno Pezzoli di Ceregnano ospiterà il My Way Festival, la manifestazione figlia del festival Sconcertando, che ambisce a supportare e promuovere il panorama musicale indipendente polesano, e più in generale, la musica intesa come autentica e indipendente, espressione di personalità e forma di comunicazione sociale.
In ogni serata si esibsce almeno una band/artista polesano, affiancato sul palco del MyWay Festival da un artista di respiro nazionale.

Ieri, giovedì 6 agosto “My Rovigo Way”: l’intera provincia tra chitarre elettriche e bassi distorti. 
Una serata dedicata esclusivamente al Rock made in Polesine con i 3 gruppi che, al momento, incarnano il meglio del rock polesano: The Boylers per il Basso Polesine, Bonebreaker  Gentlemen per il Medio, Fuck You Guitars per l’Alto.

Oggi, Venerdì 7 “ MyWay festival Hiphop Hardcore” con Kaos One, dagli anni 90 sulla scena musicale indipendente italiana, supportato da DJ Craim, tra i migliori DJ a livello europeo.
Ad aprire la serata 16Barrem gruppo Hip hop polesano, affiancati da DJ Bicchio (tra i migliori DJ freestyle in Italia) che assieme a Kaos stesso ed altri nomi importanti del movimento hip-hop italiano si stanno esibendo da nord a sud in tutta Italia.

Domani, Sabato 8 MyWay Festival “Patchanka in Pezzoli”, con gli Strike, un gruppo che ha scritto la storia della musica italiana nella fine anni 80 inizio anni 90 e da tutti considerati come i padri italiani del genere Patchanka. Hanno collaborato assiduamente con “La Mano Negra” di Manu Chao, i Modena City Rmbls di Cisco, Roy Paci e Giuliano Palma e ora tornano dopo 15 anni di assenza dalla scena musicale. 
Ad aprire il concerto i polesani “ Acsel  & the Reggae Rebel Band”, che con le loro commistioni di reggae e ska, solo quest’estate hanno già all’attivo più di 50 date in tutto il Nord-Est.

Infine, Domenica 9: “ MyWay incontra Eletronic Fog”, che dopo il successo dell’anno scorso, tornano ancora più forti, ancora insieme per regalare una serata all’insegna della vera musica elettronica, tutto vinile, “macchine” da programmare e elettronica vecchia scuola.
A seguire, IDGA live set + Browned live set, entrambi rodigini accompagnati dai visual mapping M. Chinello
A chiudere la serata di domenica Waterproof, collettivo di artisti di Venezia, che ci stupiranno con un live DnB che fa dell’uso del didgeridoo e strumenti atipici la loro caratteristica distintiva e potenza ritmica.
Quest'ultimo evento inizierà con uno stage diretto dai musicisti dei WaterProof su l’uso del didgeridoo e con un aperitivo targato Electronic Fog, che andrà ad aprire la serata.
Durante tutto lo svolgersi del festival verrà esposta la mostra “ Untitled” della prof. Alessandra Varolo di Villadose, una serie di pedine domino, scolpite con volti antropomorfi.
Una slow-motion delle emozioni umane  mescolate, con lo scopo di superarle e rimescolarle a creare nuove geometrie emozionali.

Nell’area del festival saranno presenti, oltre a bancarelle con prodotti etnici e equosolidali  anche stand di associazioni del territorio.


Ficarolo, chiesto l'avvio dell'attività ispettiva del consiglio sulla situazione organizzativa e autorizzativa della struttura e sui finanziamenti. Azzalin:ora Zaia applichi la tolleranza zero annunciata

“La notizia della conclusione delle indagini da parte della Procura di Rovigo sulle ipotesi di reato di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di frode nelle pubbliche forniture che vedono coinvolte 13 persone a vario titolo e riguardano gli Istituti Polesani di Ficarolo, rappresentano un'altra pagina nera per la storia della struttura e dell'intera sanità veneta. Dal presidente Zaia vorremmo che davvero, finalmente, usasse la tolleranza zero promessa nel giugno dello scorso anno”. A chiederlo è il consigliere regionale Graziano Azzalin nel commentare la notizia che vede nuovamente al centro di vicende giudiziarie la casa di cura ficarolese già oggetto di indagini per maltrattamenti compiuti da parte di alcuni operatori, per due omicidi, e per le procedure di accreditamento.

“Sul caso degli Istituti Polesani – spiega il il consigliere del Pd - avevo presentato insieme al collega Claudio Sinigaglia un'interrogazione nella quale si chiedeva al presidente della Giunta regionale se non ritenesse opportuno, recedere dalla convenzione stipulata con gli Istituti Polesani di Ficarolo. In seguito alle ulteriori vicende è stato proprio il Pd a chiedere l’avvio da parte del consiglio dell’attività ispettiva per far luce sulla situazione organizzativa e autorizzativa della struttura, sui finanziamenti erogati dalla Regione Veneto e su ogni altro elemento utile a capire se i drammatici fatti recentemente emersi siano riconducibili ad inadempienze o irregolarità. La relazione del servizio di vigilanza contiene già delle prime evidenze dei dubbi da noi sollevati. Sono però passati ancora dei mesi e, se da una parte è giusto che l'attività politico-amministrativa non abbia interferito con le inchieste in corso, ora è giunto il momento di iniziare ad agire e non solo facendo definitivamente chiarezza, ma anche tirando le debite conclusioni politiche, visto anche che al momento la struttura non si è nemmeno adeguata alle prescrizioni urgenti per mettersi in regola con l'accreditamento e la situazione continua praticamente ad essere quella stigmatizzata mesi fa”. 

“Stiamo parlando – conclude Azzalin - di una struttura privata con forti sospetti di irregolarità non solo sull'accreditamento, ma anche sull'ottenimento di milioni di euro, che potrebbero essere stati indebitamente sottratti alla sanità veneta proprio mentre dal presidente Zaia si solleva il problema delle decisioni prese a Roma. Giusto protestare per i tagli alla sanità, ma altrettanto giusto vedere come ed a chi vanno e sono andati i milioni di euro del bilancio regionale”.

Adria, Rosa Barzan risponde per le rime: il Sindaco non affronta i problemi con responsabilità e credibilità

E’ stupefacente il modo con cui il Sindaco Barbujani risolve  i problemi  della comunità adriese. 
Se per caso riesce a trovare la soluzione è tutto merito suo…se invece non riesce allora è colpa degli amministratori del passato, e finisce per dare risposte infantili e sprovvedute.  
Non è più credibile  usare  la dietrologia quale strategia difensiva.  
Dare la colpa agli altri potrebbe valere se si fosse insediato per  la prima volta un anno fa, ma Barbujani amministra Adria dal 2009 cioè già ormai da sei lunghi anni. 
Certo, non si può negare che il problema Coimpo sia stato forse sottovalutato in passato, del resto proprio l’attuale Sindaco, in una intervista rilasciata subito dopo la tragedia del settembre 2014, dichiarava che “in quel sito l’Arpav era di casa,……. che l’unico problema erano gli odori nauseabondi notturni…….., e che per quanto riguardava la sicurezza l’attività era sempre stata attentamente monitorata”. 
La situazione è scoppiata in tutta la sua gravità durante l’amministrazione Barbujani, per questo ci si aspettavano azioni ben più incisive di quelle finora adottate, e una conseguente e doverosa assunzione di responsabilità nell’affrontare una questione che va ben al di là del solo problema odorigeno. 

Consigliere IDV
Rosa Barzan

Agriturismi, approvata all'unanimità la norma che proroga i termini per la regolarizzazione. Troppa burocrazia, operatori al palo.

“Viste le modifiche di legge intervenute e le non facili operazioni burocratiche richieste, la Regione proroga il termine entro il quale le aziende agrituristiche regionali dovranno adeguarsi alle nuove norme”. A sottolinearlo è il vicepresidente della III commissione regionale, relatore in aula della legge con la quale si definiscono le tappe per la disciplina delle attività turistiche connesse con il settore primario, approvata all'uninimità dal consiglio.

In sostanza – spiega Azzalin – con la legge regionale approvata il 10 agosto 2012 di è data una nuova e necessaria disciplina dell’agriturismo, ittiturismo e pescaturismo, fissando al tempo stesso un termine perentorio per le aziende già in possesso delle autorizzazioni, stabilendo che entro tre anni dall’entrata in vigore della legge si sarebbero dovute adeguare alle nuove norme, pena la decadenza dell'autorizzazione. Il tutto, però è stato ulteriormente modificato con una successiva legge regionale, approvata il 24 dicembre 2013, nella quale è stata prevista una rivisitazione profonda delle disposizioni attuative e della gestione dell’attività agrituristica, prevedendo in particolare cambiamenti nel sistema di calcolo della somministrazioni di alimenti e bevande e nei livelli percentuali di approvvigionamento dei prodotti direttamente dall’azienda agrituristica. Insomma, un'ulteriore rivoluzione. Per questo, con la legge approvata oggi si è scelto di far partire il conto dei tre anni necessari per l'adeguamento dall'entrata in vigore di questa seconda legge, il 12 gennaio 2014, e non di quella precedente: il termine è dunque il 12 gennaio 2017”.

Secondo Azzalin si tratta di “un provvedimento atteso dagli operatori del settore e che cerca di aiutarli nel traghettare le strutture agrituristiche in una dimensione di accoglienza che sia in linea con i principi ispiratori della riforma. L’agriturismo e il turismo rurale svolgono un ruolo importante di diversificazione dell’attività agricola e una fonte di reddito integrativa, oltre che di ampliamento dell'offerta turistica. Lo scopo della norma, però, era anche quello di mettere dei paletti rigidi per evitare abusi e, quindi, anche impropri vantaggi ai danni di albergatori e ristoratori tradizionali. Attualmente sono oltre 1350 gli agriturismi attivi ed operanti nel territorio regionale che svolgono in prevalenza la ristorazione, ma sta crescendo sempre più il pernottamento e l’alloggio, la vendita di prodotti del territorio, l’erogazione di servizi formativi ed informativi come fattorie didattiche, fattorie sociali, ed attività di turismo rurale”.

Bartelle, IPAB o APSP? Fantato non deve avere fretta nella scelta del futuro della Casa del Sorriso di Badia Polesine.

Ieri pomeriggio, 5 agosto, ero a Badia Polesine per incontrare i manifestanti (sindacati e comitati) che protestavano, davanti al Comune, per l’ipotesi di trasformare la Casa del Sorriso per anziani della cittadina polesana in fondazione di diritto privato, modifica fortemente sponsorizzata dal sindaco Gastone Fantato, e per assistere al Consiglio comunale.
Fantato ha fretta (quando proprio in Regione si sta adesso discutendo sulla questione) e la fretta è sempre cattiva consigliera. Le opzioni sono due: o Fondazione o Apsp (come propone lo stesso Zaia). Sarebbe quindi opportuno e saggio attendere che il quadro normativo sia reso definitivo dalla Regione per poter fare scelte oculate.
Ciò che più di tutto mi ha colpito in Fantato è stata la sicurezza con cui ha difeso la trasformazione in Fondazione andando persino a “garantire” i dipendenti che non verranno diminuiti i loro stipendi (principale preoccupazione degli operatori). Garanzia “politica” di scarsa credibilità in quanto la modifica dei contratti di lavoro comporterà inevitabilmente una revisione degli stipendi e porterà all’incertezza del posto di lavoro.
Già Fantato si era distinto per sposare progetti di dubbia utilità come la Valdastico sud (autostrada morta) “garantendo” grande sviluppo per Badia (che non c’è stato ovviamente) e la diga sull’Adige che proprio oggi sarà discussa in commissione in Regione.
Anche per questo nutro forti dubbi sulla visione politica strategica del sindaco di Badia Polesine che esorto ancora a saper attendere il termine dell’iter legislativo in corso in Regione proprio sul tema della trasformazione delle Ipab.
Devo informare che già martedì scorso, su indicazione degli stessi Comitati (Comitato Altopolesano dei cittadini per il "San Luca", Comitato per l'art. 32, Comitato per la salute del Delta, Impegno per il Bene Comune, ndr), durante lo svolgimento della 5° commissione, sono intervenuta parlando della necessità di bloccare le trasformazioni in essere e in seguito a ciò verranno depositate al più presto sia interrogazione che mozione relativi ai “provvedimenti finalizzati alla sospensione dei procedimenti regionali riguardanti le privatizzazioni delle IPAB ai sensi della legge regionale n. 24/1993 in attesa dell’approvazione del progetto di legge regionale n.25 recante “disposizioni per la trasformazione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza e per la disciplina delle aziende pubbliche e delle persone giuridiche di diritto privato di servizi alla persona”.

Patrizia Bartelle 

martedì 4 agosto 2015

Badia Polesine, anche i Comitati polesani contro la privatizzazione senza la regolamentazione regionale adeguata


I Comitati polesani - Altopolesano dei cittadini per il "San Luca", Impegno per il Bene Comune, per l'art.32 sanità e sociale, per la salute del Delta – aderiranno alla manifestazione di protesta che sindacati, operatori e cittadini terranno presso la sede comunale di Badia Polesine per ribadire la contrarietà alla privatizzazione della IPAB Casa del sorriso.
“Non si è contrari alla trasformazione dell’IPAB” dichiara Cristiano Pavarin del Comitato per l’articolo 32 sanità e sociale “perché tutte le IPAB devono trasformarsi: lo dice la legge statale n.328 emanata nel 2000! Ma nel nuovo testo di legge regionale che si sta discutendo in questi giorni e che regolamenterà la trasformazione saranno previste tre diverse modalità: le IPAB potranno decidere (con i giusti requisiti) se trasformarsi in APSP – Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona o in soggetti di diritto privato o in loro raggruppamenti. Non più solo privatizzazione, dunque, ma anche nuova veste quali aziende pubbliche o addirittura realtà allargate. Perché dunque affrettare le privatizzazioni secondo una legge esistente che limita scelte e opportunità?”
I Comitati polesani chiederanno in questi giorni incontri con i Sindaci interessati (non solo quelli di Comuni sedi delle IPAB) e con le due Conferenze dei Sindaci delle ULSS 18 e 19 per illustrare, ad esempio, che le APSP acquisiranno un ruolo importante a livello di programmazione locale attraverso il piano di zona e potranno convenzionarsi direttamente coi Comuni e con le ULSS per cogestire servizi territoriali importanti (come l'assistenza domiciliare, ma anche servizi ambulatoriali, centri diurni e molto altro ancora).

IPAB, Patrizia Bartelle ascolta i quattro Comitati polesani e sostiene le azioni contrarie alla privatizzazione della Casa del Sorriso

Il consigliere regionale Patrizia Bartelle ha incontrato ieri sera i quattro Comitati polesani - Altopolesano dei cittadini per il "San Luca", Impegno per il Bene Comune, per l'art.32 sanità e sociale, per la salute del Delta - firmatari dell'appello per la sospensione delle ipotesi di privatizzazione delle Ipab precedentemente all'approvazione della legge regionale sulla loro trasformazione guidata in aziende pubbliche o soggetti di diritto privato o in loro raggruppamenti.

Ipotesi, questa, che il Comune di Badia Polesine sta portando avanti con determinazione e fretta anticipando la regolamentazione regionale che ha iniziato in questi giorni l'iter per l'approvazione, tanto che domani 5 agosto è stato convocato un consiglio comunale in cui è prevista la discussione sulla trasformazione dell'Ipab Casa del Sorriso in Fondazione di natura privata.

"È necessario che si sospendano tutti gli iter avviati prima dell'approvazione nuova legge perché ogni ipab possa valutare e poter godere dei benefici in essa previsti e per rispetto dei lavori del Consiglio Regionale" con queste parole Patrizia Bartelle ha espresso la piena solidarietà e il proprio appoggio alle iniziative di confronto, discussione e contestazione che i cittadini di Badia Polesine, i lavoratori della struttura, i Comitati, i sindacati,  gli utenti e le famiglie sostengono da mesi ed in particolare all'intervento dimostrativo previsto presso il Consiglio comunale badiense di domani.
Domani, prima del Consiglio comunale, ci sarà una manifestazione di protesta davanti al Comune indetta dai vari Comitati e dai dipendenti della casa di riposo di Badia Polesine a sostegno delle loro ragioni.

La sospensione auspicata dai 4 Comitati polesani sarà inoltre oggetto di una mozione e di una interrogazione a firma del consigliere regionale Patrizia Bartelle, che ha ricevuto dagli stessi anche la proposta di ben 15 emendamenti migliorativi del testo di legge in discussione in regione e tesi a rendere la norma ancor più garante dei diritti dei cittadini.

Si ringraziano tutti i Comitati per il grande lavoro svolto e per la collaborazione messa in atto a cui seguirà tutta la dovuta pressione in Regione per portare avanti le loro istanze condivise con il Movimento 5 Stelle.

Patrizia Bartelle

Nella Sacca di Scardovari appuntamento fra musica e sapori con Diodato e Raspelli. Antipasto con il re dei critici gastronomici prima dell'esibizione del giovane talento

Un appuntamento doppio per palati fini in uno dei luoghi più particolari e suggestivi del Polesine: mercoledì 5 agosto, a partire dalle 21, Tra Ville e Giardini farà tappa infatti nella Sacca di Scardovari, cuore pulsante del Delta Del Po. Nello spazio antistante al ristorante Marina 70, affacciato sulla laguna dove il fiume muta la sua forma prima di abbracciare il mare, si terrà infatti il concerto di uno dei cantanti più promettenti della scena italiana, Antonio Diodato, noto semplicemente come Diodato.

Seguendo il filo della valorizzazione degli artisti emergenti, costante di questa edizione di Tra Ville e Giardini, l'appuntamento è nel segno della musica italiana di qualità attraverso un interprete che ha nelle sue corde la valorizzazione e la rilettura di grandi brani del passato. La sua convincente e personale versione di “Amore che vieni amore che vai”, scelta da Daniele Luchetti per la colonna sonora del suo nuovo film “Anni felici”, ne è un esempio concreto, che gli è valso il  Premio Fabrizio D’Andrè 2014. E' quello l'anno della sua consacrazione, con la vittoria del premio Mtv Award per la categoria Best New Generation, ma soprattutto con la partecipazione al 64esimo Festival di Sanremo, nella categoria Nuove proposte con la canzone “Babilonia”. Le splendide esibizioni al Teatro Ariston lo portano al secondo posto nella classifica generale della sezione ed al primo posto nella classifica della giuria di qualità, presieduta dal regista Paolo Virzì, ma soprattutto lo fanno scoprire a Fabio Fazio che lo vuole come ospite fisso della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, con le apparizioni in chiusura di ogni puntata, nelle quali reinterpreta in un solo minuto alcuni capolavori della musica italiana facendo emergere tutto il suo talento in chiave acustica, voce e chitarra. 

“A Ritrovar Bellezza” è il disco con cui Diodato omaggia i grandi autori e compositori italiani che, a cavallo degli anni ‘60, hanno reso grande la musica italiana nel mondo e saranno proprio i brani estratti da questo album, il “piatto forte” del concerto che Diodato terrà, affacciato sulla Sacca di Scardovari, accompagnato da Duilio Galioto alle tastiere, Daniele Fiaschi alla chitarra elettrica, Danilo Bigioni al basso elettrico, Alessandro Pizzonia alla batteria.

Ma l'appuntamento portotollese offre un'altra succulenta sorpresa, con la seconda tappa del percorso tematico Saperi e Sapori, dedicato al cibo e pensato in occasione di Expo, che si articolerà in una conversazione sulla cultura del cibo con il re dei giornalisti gastronomici, Edoardo Raspelli, figura conosciuta dal grande pubblico in virtù del suo essere stato un precursore della cucina “raccontata” in televisione e del suo sconfinato talento come critico.

Con il suo palato sopraffino ed il suo essere al tempo stesso bonario ma severo, Raspelli è senza ombra di dubbio una delle figure più rappresentative dall'arte della narrazione enogastronomica e la cornice offerta dalla Sacca di Scardovari, sospesa tra terra e mare, ricca di suggestioni sia dal punto di vista paesaggistico che da quello culinario, visto che è la laguna dove maggiormente si concentra l'attività di coltivazione di vongole e cozze.

Il simbolo di “Saperi e sapori” è una tavola imbandita, "luogo" dove la forma e la sostanza coincidono, per sollecitare il gusto, stimolare la conoscenza, godere della bellezza, elemento visivo e vetrina del percorso tematico sulla quale saranno disposte alcune eccellenze agroalimentari del territorio. Un importante contributo a Saperi e Sapori è dato da un nutrito gruppo di sostenitori: l'Agriturismo Corte Carezzabella della storica azienda agricola Il frutteto di San Martino, con colture ortofrutticole e vitivinicole; la Biscopan di Badia Polesine famosa soprattutto per il suo pan biscotto; l'Abafoods, sempre di Badia, che si occupa di produzione e confezionamento di bevande vegetali e succhi di frutta bio; l'Industria dolciaria Borsari, che affonda le radici nella tradizione per produrre panettoni, pandori, colombe e snack di ogni tipo; il ristorante Marina 70, perla della ristorazione del Delta del Po; il Consorzio cooperative pescatori del Polesine, una delle maggiori realtà europee nell’allevamento e commercializzazione dei mitili a partire dalla Cozza a denominazione di origine protetta

Adria, Impegno per il Bene Comune chiede all’Amministrazione e all’assessore Simoni di fare chiarezza sul futuro dei rifiuti polesani

"Apprendiamo che l’assessore dice di essersi accorto solo ora che la discarica “ Taglietto1” sarebbe non economica per il territorio, ma Impegno per Il Bene Comune  lo aveva fatto già il 17 febbraio del 2014  nell’incontro pubblico di sala Caponnetto" dichiara il Comitato "quando abbiamo chiesto ai vertici di Ecoambiente di spiegare ai cittadini come sarebbe stato assorbito il peso economico della costruzione di una nuova discarica. 
L’assessore poi parla di termovalorizzatore ma non apre un confronto pubblico col territorio e si dimentica di spiegare le criticità legate all’ipotesi che sponsorizza. I termovalorizzatori producono quotidianamente ceneri e scorie da smaltire in apposite discariche per rifiuti pericolosi, quindi servirebbe una discarica a servizio del termovalorizzatore, vedi l’es. di Brescia. 
Il nostro territorio che ha raggiunto buoni livelli di differenziata produce tutta la quantità di rifiuti necessaria al funzionamento del termovalorizzatore? Oppure si sarà costretti ad acquistarne e a stoccarne da altri territori? Ci vogliono almeno due o tre anni per ultimare un impianto anche nei paesi “normali”, e nel frattempo cosa si farà? Qual è l’entita del business?  Impegno per Il Bene Comune  comprende dunque che questa proposta va in direzione contraria ad un miglioramento della differenziata e del riutilizzo del rifiuto che dovrebbe essere il vero obiettivo, riducendo sempre più la parte indifferenziata. Ad Adria ad esempio abbiamo visto che un privato ha creduto nella possibilità di premiare I cittadini che conferiscono bottiglie di plastica con un eco compattatore: perchè non ci crede anche la nostra amministrazione proponendo uno sconto sulla tari? Se non si hanno idee a volte basterebbe imparare a copiare quelle degli altri."

http://impegnobenecomune.blogspot.it/

L'omaggio a Gabbris Ferrari fa pulsare con la sua arte sognante il cuore della città. Il ricordo si fa festa e spettacolo aprendo tre finestre su un mondo onirico e giocoso

Non è stato un colpo di scena, di quelli che amava particolarmente, perché non era un mistero che Gabbris Ferrari, uomo di arte e cultura quasi “rinascimentale”, abbia seminato tanto e sia stato amato ed apprezzato sia professionalmente che umanamente. 
Ma vedere così tanti fra attori, ballerini, musicisti, cantanti, registi, tecnici e semplici “spettatori”, stringersi in un ricordo affettuoso e quasi festoso a chi ha dato loro tanto, è stato comunque emozionante. 
Ed è la più viva testimonianza del segno forte e profondo che Ferrari ha lasciato in eredità.

Quella di ieri, infatti, non è stata una serata come tutte le altre, proprio perché quanti hanno partecipato avevano un livello di coinvolgimento che andava ben al di là della rappresentazione. E l'atmosfera magica, quasi sospesa, che si è respirata nelle tre “stanze” in cui si è articolata la giornata-evento“Le stanze del Teatro”, è stata degna di uno dei suoi migliori allestimenti, uno di quelli in cui nulla era lasciato al caso ed in cui anche il minimo dettaglio contribuiva allo spettacolo. Tanti hanno partecipato in prima persona alla festa artistica nel segno di Gabbris, a cominciare dalla figlia Camilla, che si è spesa anima e corpo con passione per la sua buona riuscita: Stefano Baccini, Angela Baruchello, Antonia Bertagnon, Carlo Buson, Elena Cavallini, Giorgio Donini, Fabula Saltica, Natalia Favaro, Giovanni Ferri, Francesco Ganassin, Germano Ghirotto, Claudia Lapolla, Roberto Lunari, Mirella Magagnini, Luigi Marangoni, Giorgio Mazzon, Massimo Munaro, Sofia Nicoli, Thierry Parmentier, Letizia Piva, Psychodrummers, Gianluca Quaglio, Paolo Rossi, Giuliano Scaranello, Stefano Skalkotos, Andrea Zanforlin, Giulia Zuolo.

La mostra allestita nella Pescheria Nuova, “Il mondo alla roversa”, con i bozzetti, i modellini, i costumi e gli oggetti di scena ed una videoinstallazione con alcuni estratti dalle sue opere, ha celebrato l'aspetto più grafico/pittorico/architettonico della sua arte, mentre nella conversazione-reading “La macchina del vento” che si è tenuta di fronte al Teatro Sociale, trasformatosi in un salotto a cielo aperto, è stato ricordato in modo più approfondito il suo essere “maestro”. Il regista Giovanni Ferri e l'attore Giorgio Donini, suoi allievi ad Urbino, hanno raccontato il piccolo grande miracolo della sua “bottega”, il suo insegnare e confrontarsi, mai cattedratico, spesso in lunghe ed appassionate conversazioni in osteria, mentre Claudio Moretti membro della compagnia Minimiteatri ne ha documentato il progetto ed il regista e compositore Massimo Munaro, fondatore del Teatro del Lemming insieme al figlio di Gabbris Martino, scomparso giovanissimo, ne ha sottolineato la presenza continua ma sempre discreta e mai invadente, il suo lavoro di ricerca, la sua azione politica che ha portato tanti frutti a Rovigo ricordando, commosso, “che a lui tanti devono tanto”. Anche l'amico Sergio Garbato, giornalista e scrittore, ha riportato alla memoria alcuni momenti vissuti insieme a lui, umani e professionali, mentre la figlia Camilla ha letto un ricordo poetico scritto proprio da Munaro.

Infine, la giornata ha raggiunto il suo culmine con il grande spettacolo che ha trasformato i giardini delle Torri in un magnifico palco a cielo aperto, esaltati in ogni loro scorcio attraverso una sorta di florilegio di prove attoriali, musicali e di danza, con il ritmo incalzante delle percussioni degli Psychodrummers ad aprire e chiudere la rappresentazione.

“Uno spazio che Gabbris ha voluto far vivere in mille modi – ha sottolineato il direttore artistico di Tra Ville e Giardini Claudio Ronda - Gli spazi culturali di Rovigo, il Teatro Sociale, il Teatro Studio, la Pescheria, il Museo dei Grandi Fiumi, il Laboratorio del Teatro Sociale, portano tutti ancora il segno che lui ha impresso. Una persona del suo spessore lascia un vuoto enorme nella città di Rovigo, che ne sentirà sempre la mancanza”. Anche Elia Lubian della Fondazione Cariparo non ha mancato di sottolineare “il ruolo e le intuizioni del maestro Ferrari” che, come ha aggiunto il vicesindaco di Rovigo Ezio Conchi “non si è limitato a creare per un mero autocompiacimento artistico, ma ha messo la sua arte al servizio degli altri ed ora sono proprio 'gli altri' ovvero attori, ballerini, scenografi, cantanti, colleghi e 'compagni di strada' a mettere in scena una rappresentazione unica per celebrare la sua memoria, riprendendo i fili delle tante trame artistiche da lui intessute”. 

Poi, si è “alzato il sipario” e lo spettacolo “Il mondo della luna” liberamente ispirato all'omonimo testo goldoniano sul quale Ferrari aveva lavorato, ha regalato un caleidoscopio di emozioni con un mosaico artistico di maschere, marionette, ballerini e personaggi che, sbucando da un capo all'altro del giardino, hanno trasformato il cuore di Rovigo in un sogno di una notte di mezza estate, facendolo pulsare forte e commosso sul ritmo onirico, incantato, giocoso ed affascinante dell'arte dell'indimenticato ed indimenticabile Gabbris Ferrari.

Adria, Rosa Barzan: rimborsati a Ca' Emo Nostra solo un terzo di quanto effettivamente pagato per la relazione tecnica su Coimpo-Agrobiofer

Non posso non intervenire sulla stampa per fare chiarezza su quanto accaduto nel  consiglio comunale del 30 luglio in riferimento a due argomenti che mi stanno particolarmente a cuore.
Per quanto riguarda il primo argomento “approvazione programma collaborazioni autonome anno 2015”, sono state destinate solamente 1200 euro per una  perizia tecnica  al sito produttivo Coimpo-Agrobiofer (meno dell’iscrizione all’associazione Borghi Autentici). 
Come è possibile che, a quasi un anno dalla tragedia sul lavoro e dopo  le continue e persistenti lamentele dei residenti  di Cà Emo sui problemi odorigeni, questa amministrazione ritenga di aver dato esaurienti risposte alla comunità destinando solo quell’importo? 
Come è possibile giustificare questa misera elemosina adducendo la motivazione che si sono messe a disposizione tutte le risorse che il bilancio prevede per questo tipo di spesa? 
Questa amministrazione ha investito troppo denaro pubblico in opere spesso inutili e non prioritarie (strada Grande ecc), incarichi a professionisti lautamente retribuiti, spese legali per contenziosi e progetti privi di ricaduta economica sulla comunità come per  i borghi autentici. 
Quindi i casi sono due: o è assente una programmazione che avrebbe dovuto tener conto delle vere priorità della comunità e mettere a bilancio adeguate risorse per le politiche ambientali di Cà Emo e non rimasugli, oppure le risorse ci sono ma saranno nuovamente destinate da questa politica a soddisfare bisogni che non sono quelli reali della comunità. 
Solo paragonando i due importi di 1200 e  4.319 euro, quest’ultimi usciti di tasca dei residenti di Cà Emo che si sono autotassati per affidare  l’incarico ad un esperto, si ha  l’esatta dimensione della   scarsa e inadeguata  collaborazione dell’amministrazione  alla comunità di Cà Emo.  
Per quanto riguarda  l’“istituzione e disciplina della Commissione temporanea consultiva per le politiche ambientali” proposta e sostenuta dalla sottoscritta soprattutto a tutela dei cittadini di Cà Emo,  devo precisare che l’amministrazione ha dotato questa commissione  di un regolamento che, svuotato di alcuni articoli principali,  ne ha rese vaghe e  superficiali le competenze, nonostante i miei reiterati suggerimenti per renderla pienamente operativa.  
Temo che le vere questioni relative al sito produttivo di Cà Emo quali, il Regolamento sugli spandimenti  dei fanghi prodotti  e il potere di inserire prescrizioni vincolanti per le ditte richiedenti l’autorizzazione per riaprire la produzione, possano restare  pertanto irrisolte poiché  anche  le mie richieste per iniziare da subito i lavori della commissione sono  rimaste inascoltate.

Per Idv  
Rosa Barzan
                                                                                                                         

lunedì 3 agosto 2015

Adria, alla prova del bilancio maggioranza e minoranza non convincono il Comitato Civico

L'assessore Federico Simoni, durante il consiglio comunale del 31 luglio 2015, relazionando sul bilancio previsionale, ha dichiarato che l'amministrazione comunale di Adria è virtuosa. 
Secondo il suo parere questo è avvenuto, nonostante i tagli del governo nazionale pari a circa 500.000€, grazie ai mutui saldati col conseguente risparmio sugli interessi passivi.  
 Impegno per il Bene Comune chiede al “superassessore” come mai  l'amministrazione comunale è costretta a vendere beni e in particolare verde pubblico, per un valore intorno ad  1.500.000€? E’ una scelta o una necessità assoluta? 
Se Adria sta perdendo abitanti perchè urbanizzare altro terreno sottraendolo alla disponibilità pubblica?  
E' questa la virtuosità amministrativa di cui si vanta l'assessore? Virtuoso è chi taglia le spese inutili e non chi vende i gioielli di famiglia per arrivare a fine mese. La verità è che la comunità adriese viene impoverita per consentire alla giunta di non pagare di persona agli errori gestionali.  
Il sindaco Barbujani inoltre fa solo propaganda quando, parlando di Ca' Emo, dice di essere vicino alle frazioni e alle loro problematiche.  
E' talmente vicino Barbujani che nel piano per le opere pubbliche il comune ha stanziato solo 55.000 euro per tutte le frazioni su ben 5.200.000€ previsti.  Che fine hanno fatto allora, ad esmpio, le promesse sui nuovi collegamenti viari annunciati da tempo proprio per Ca' Emo e per Bottrighe?  
E' evidente, a questo punto, che Il 40% dei residenti Adriesi, la popolazione delle frazioni, conta solo in campagna elettorale perche' la somma che l'amministrazione le attribuisce per la sistemazione, il rifacimento o la ristrutturazione di strade, edifici e spazi pubblici e' pari all'1 % del totale, meno che le briciole!  
Si segnala anche una totale assenza della minoranza consiliare: nell'ultimo consiglio nessun consigliere di opposizione ha chiesto delucidazioni sulle criticità messe in evidenza dal segretario Razzano nella sua relazione. 

Impegno per il Bene Comune
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