Se impegnare ore del proprio tempo per informarsi e informare i cittadini sullo stato dei servizi socio sanitari del Delta vuol dire essere disonesti, io lo sono con orgoglio. Il telefono del direttore generale dell’Ulss19 conosce a memoria il mio nome, per le innumerevoli volte che ho disturbato il direttore per avere spiegazioni e informazioni certe. Il comitato si è sempre mosso nel rispetto delle istituzioni nel duplice tentativo che queste si facessero carico di far sentire la voce del territorio e informare i cittadini, senza creare terrorismo o allarmismo come lei afferma. L’opportunità di indire un consiglio comunale aperto sul tema della sanità era stato da lei ampiamente condiviso, come aveva condiviso subito l’idea che fossi io a richiederglielo tramite i quotidiani, chiaramente per toglierle le castagne dal fuoco rispetto alla sua maggioranza politica. L’anno scorso era con noi a raccogliere le firme per la difesa del territorio, ma ora qualcosa è cambiato, che cosa? Se doveva difendere i consiglieri regionali a lei vicini politicamente, lo poteva fare senza scadere nel vile rito dell’offesa pubblica. Ha il mio numero di telefono, e molte volte lo ha usato per chiedermi una mano sui temi d’interesse della nostra comunità, poteva chiamarmi ed invitarmi ad un confronto privato, anche aspro, nel rispetto della persona, come ho fatto io altrettante numerose volte. Invece ha fatto una scelta precisa delle parole, ed è venuto meno ancora una volta al suo ruolo istituzionale di sindaco, e in maniera simile a quanto era successo alla presidente della conferenza dei sindaci (curiosa coincidenza), si è permesso di denigrare una parte di cittadini che si sta impegnando ogni giorno affinchè il tema della salute non sia merce privata ed esclusiva della politica. Se non l’ha capito o non ne è convinto, la salute non ha colore di alcun tipo, ed è un bene comune primario di tutti, come è sancito dalla costituzione italiana, e così va difesa. Così infatti un anno fa io avevo chiamato a raccolta tutte le forze politiche, senza lasciar fuori nessuno, per capire quale destino si prospettava per la sanità del Delta alla luce dei tagli economici decisi dal governo centrale,a differenza di lei, che oggi difende impropriamente la salute intesa da chi governa la regione. Nell’ultima conferenza dei servizi, a cui lei era presente, il direttore generale ha chiaramente detto che il servizio per i diabetici previsto nella nostra Ulss19 secondo le indicazioni delle schede regionali è “a discrezione del direttore generale”, il che va contro il piano regionale che lei cita; il nostro punto nascite non ha il numero di parti necessario per rimanere aperto, e noi abbiamo chiesto cosa intenda fare il direttore generale per recuperare quelle 30 40 nascite necessarie; abbiamo perso dei lavoratori nel reparto analisi per la riorganizzazione dei servizi con l’Ulss18; i dati di tempi di attesa e di degenza tra Adria e Portoviro sono molto diversi per numerosi servizi; la razionalizzazione dei servizi non è una nostra invenzione, ma una necessità che il territorio dovrà affrontare se non vorrà subire le scelte politiche calate dall’alto senza aver costruito una propria proposta credibile e sostenibile: noi abbiamo semplicemente chiesto il perchè di molti punti a noi oscuri, senza accusare od offendere nessuno. Lei che dati ha? Sulla base di cosa si è scagliato contro di me e il comitato di cui sono portavoce? Mi permetto di dire che andremo avanti nonostante lei e le persone che vivono la politica come lei, e saremo al servizio di tutti i cittadini, non solo dei più forti.
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