Avrei voluto non rispondere alla inopportune esternazioni del Sig. Massimo Barbujani diffuse attraverso la stampa e Facebook e dirette ai consiglieri di minoranza. Avrei voluto che un Comune come Adria, importante per storia, cultura e tradizioni, potesse avere nuove possibilità di sviluppo anche attraverso un Sindaco ed una maggioranza con idee politiche diverse dalle mie ma con una visione della realtà fatta di esperienza, buona volontà, intelligenza, onestà intellettuale, capacità di sapersi confrontare, umiltà e voglia di cambiare veramente le cose. Tutto ciò è negato alla nostra città dal miopismo e dall’arroganza del primo cittadino che si dimostra sordo e cieco verso i veri problemi della nostra comunità. Barbujani, come spesso accade, invece di confrontarsi politicamente in merito alle questioni, in questo caso riferite alla vicenda dell’avvocato Maltarello, con i consiglieri di minoranza, li attacca sul piano personale con frasi e commenti che suonano come offese. Credo che al Sindaco sia impossibile accettare il fatto, fin troppo evidente, che il mio ruolo di consigliere di minoranza mi impone, per rispetto verso me stessa e verso chi mi ha dato fiducia alle ultime elezioni, sia quello di difendere valori per me irrinunciabili come l’onestà, la trasparenza, la partecipazione e la condivisione di idee e progetti, e in linea generale il rispetto dei dettami della nostra Costituzione nella convinzione che l’interesse del Comune altro non è che quello dei cittadini di Adria. Il gruppo consiliare IDV-SEL spesso ha criticato l’ex-assessore Martarello su temi quali la mancata approvazione del Piano del Rumore, la complessa questione della non stabilizzazione dei dipendenti precari che lavoravano da otto anni presso l’amministrazione comunale, la delicata questione della mancata costituzione del Comune di Adria come parte civile nel processo contro Enel per i danni alla salute ed all'ambiente provocati dalla centrale di Polesine Camerini, le tante criticità riscontrate nel PAT. Davanti però alle gravi dichiarazioni dell’ex assessore Maltarello : “La cessazione del mio incarico, dovuta alla volontà del sindaco e non certo a mie dimissioni, dipende da questioni importanti….. ritengo che non mi sia stato perdonato di aver attivato una pratica che dormiva, sostanzialmente da anni, sollecitando il Comune di Adria a recuperare vantaggi economici pari ad almeno € 350.000……ho predisposto il Piano regolatore incaricando un soggetto capace e competente rispetto ai molti che avrebbero potuto incarnare specifici interessi di parte……. Mi viene tolto l’incarico per essere stato solerte e attento, ma chi mi conosce sa che io sono esattamente così…”, non potevo non chiedere spiegazioni al Sindaco proprio per le funzioni di controllo ed indirizzo politico, previsto dalla legge, che spettano ai consiglieri.
Il Sindaco non si può “chiamare fuori” dalla gravi questioni poste dall’assessore revocato. L’abdicare ad interessi di pochi a danno della comunità, le decisioni assunte da persone fuori dagli ambiti istituzionali, la parzialità di certe scelte amministrative, il voler silenziare il dissenso sono questioni su cui l’opposizione consigliare chiede chiarezza nel prossimo consiglio comunale.
Adria, 24 ottobre 2013 Rosa Barzan
Consigliere comunale IDV-SEL
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