Mercoledì 23 ottobre alle ore 21.00 presso il Ridotto del Teatro Comunale in Piazza Cavour ad ADRIA, si terrà una ASSEMBLEA PUBBLICA SULLA SANITA’ POLESANA per discutere, dopo l’approvazione delle nuove schede ospedaliere decise dalla Regione Veneto, dei tagli sicuri dei posti letto per malati acuti e l’istituzione incerta di nuovi servizi per i pazienti cronici.
L’incontro vuole essere uno spazio informativo al servizio dei cittadini, degli operatori sanitari al fine di fare chiarezza sul destino dei servizi ospedalieri e territoriali. Con questo incontro intendiamo tenere alta l’attenzione sul tema del diritto alla salute ed essere vicini alla vita della gente, per capire cosa conviene in termini di qualità dei servizi per rispondere ai bisogni ed delle sofferenze dei cittadini.
A livello nazionale la sanità è sottofinanziata di 2 miliardi di euro, non si sa chi pagherà e come si pagherà questo sotto finanziamento. Non escludiamo che la mancanza di questi 2 miliardi possa venire recuperata o sotto forma di ticket su esami e visite specialistiche o sottoforma di minori tutele sulla salute per i cittadini soprattutto con bassi redditi che, visti i tempi di crisi in cui viviamo, coincide con la maggior parte della popolazione italiana. Non vorremmo mai si arrivasse al “si curi chi può” smantellando anche in Veneto e nella nostra Provincia il sistema di tutela delle cure, mettendo a repentaglio i principi scritti nella Costituzione.
Come ripetiamo da tempo temiamo che chi non può non si curerà, e chi invece ha i soldi si rivolgerà alla sanità privata. Ciò non porterà un euro quindi nelle casse pubbliche, a dimostrazione che queste manovre sulla sanità non hanno niente a che vedere con una seria politica sanitaria di risparmi e scelte oculate. Ci facciamo portatori quindi di un progetto sulla sanità polesana che riorganizzi i servizi per malati acuti in 2-3 ospedali importanti della Provincia dotandoli di tutti quei servizi necessari per la sicurezza del malato e degli operatori sanitari e che revisioni la spesa sanitaria non intaccando i diritti ma solo le diseconomie, la corruzione, il malaffare e le disfunzioni.
E’ di questi giorni il bluff delle aperture serali e festive degli ospedali per esami diagnostici costato alle tasche dei cittadini 30 milioni di euro. L’inchiesta di Report ha dimostrato essere un vero e proprio inganno perché in assenza di nuovo personale ci si limita a far lavorare in altri orari medici e tecnici pagando loro inutili straordinari. Bisogna inoltre vigilare e non distrarsi perché il nostro territorio non resti privo dei servizi socio-sanitari per malati cronici (la cosiddetta medicina territoriale) di cui al momento poco si sa.
Apprendiamo intanto dalla stampa che verrà smantellato il servizio diurno per malati psichici di Corte Guazzo e che si ipotizza di trasferire il centro servizi anziani presso l’ospedale vecchio di Adria. Inoltre sempre dalla stampa veniamo a conoscenza che la giunta regionale prende tempo per revisionare ancora le schede ospedaliere. Non vorremmo mai che questa revisione fosse solo il frutto di promesse fatte da qualche politico e poi non mantenute nelle schede sanitarie o frutto di pressioni campanilistiche che nulla hanno a che fare con la razionalizzazione dell’uso oculato delle spese sanitarie.
Discuteremo di tutto ciò con ANTONINO PIPITONE, medico presso ospedale di Adria, consigliere regionale IDV e membro della V commissione regionale della sanità e BENAZZO Davide, segretario provinciale funzione pubblica della Cgil. Si lascerà ampio spazio alla discussione sui temi trattati e saranno particolarmente graditi eventuali interventi dei partecipanti. INTRODUCE E COORDINA l’incontro ROSA BARZAN consigliere comunale IDV.
La cittadinanza è invitata a partecipare.
Rosa Barzan
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