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venerdì 6 settembre 2013

Intolleranza interessata

michela grotto, movimento 5 stelle, adria, intolleranza interessataSta diventando ormai usanza consolidata estrapolare poche parole da un contesto per stravolgerne il significato. 
E’ quello che sta succedendo da qualche giorno dopo che, alcuni blog dalla forte impronta razzista, hanno preso una frase del ministro Kyenge e, con piccole varianti grammaticali, hanno cominciato a diffonderla, accompagnata da commenti dal chiaro intento di istigare alla discriminazione.
Commenti che purtroppo sono stati accolti, suffragati e ribaditi da autorità politiche anche locali e che stanno portando alla luce intolleranze represse che aspettavano solo l’occasione giusta per riconquistarsi la scena.
Leggiamo esterrefatti le esternazioni xenofobe di chi, nel rispetto di cariche elettive e di rappresentanza, dovrebbe, quanto meno, sforzarsi di mostrare imparzialità nei confronti dei cittadini, adoperandosi per buttare acqua sul fuoco e non benzina.
La strategia è quella di sempre, mettere poveri contro poveri, avvicinare la pagliuzza all’occhio per non far vedere la trave e nascondere allo sguardo le verità scomode.
Il gioco è fin troppo facile, basta far riferimento a tutta la cultura popolare della quale siamo imbevuti, storie di orchi e di mostri malvagi. Il diverso, il povero, il dimesso è per definizione il cattivo; il bello, il principe, ricco e ben vestito è il buono.
Stiamo attenti a queste relazioni, fatte apposta per ingannarci e fuorviare. Non sono gli immigrati i colpevoli di questa crisi, non sono loro che ci stanno togliendo i posti letto negli ospedali, gli insegnanti nelle scuole, il lavoro nelle imprese; non sono loro che stanno tagliando le pensioni, aumentando le tasse, massacrando la Costituzione. 
Per tutto questo dobbiamo ringraziare i politici, i banchieri, i faccendieri, gli affaristi, gli speculatori; tutti in abitino firmato e seduti su di un suv. Dobbiamo inchinarci alla furbizia, alla corruzione, alle migliaia di facce toste che ci circondano, e al nostro servilismo che ci ha portati a subire e tacere per decenni.
Spesso e forse mai come ai giorni nostri, l’orco ha la faccia del principe e si nasconde sotto mentite spoglie.



Michela Grotto

Movimento 5 Stelle Adria

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