Cookies Policy

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scorrendo la home page verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie.

domenica 3 novembre 2013

Costi della politica a Rovigo – Mainardi: “Comune virtuoso, gia’ risparmiati 600 mila euro all’anno” Il consigliere regionale del PDL si congratula con la giunta e l’assessore Zangirolami per il taglio di 72 poltrone e la soppressione di dieci societa’ in

images (2).jpgDieci fra enti e società partecipate soppressi, 49 poltrone tagliate, 23 componenti di collegi sindacali in meno. Il tutto per un risparmio annuale per le casse comunali di circa 600 mila euro, una cifra enorme soprattutto in un momento di ristrettezze come quello attuale.

Sono i numeri più eclatanti dell’attività svolta dall’assessore Matteo Zangirolami e dalla giunta comunale di Rovigo nei primi due anni di mandato. “Sono dati eclatanti e che dimostrano la bontà del lavoro svolto e di come le promesse elettorali stiano diventando realtà”, afferma con soddisfazione il coordinatore provinciale del Popolo della Libertà Mauro Mainardi che si è congratulato con lo stesso Zangirolami.

“Ci siamo ispirati a tre criteri”, spiega Zangirolami, “ovvero razionalizzazione, riorganizzazione e riduzione dei costi, a partire da quelli della politica con il taglio del numero dei consigli di amministrazione, dei collegi sindacali, degli emolumenti e dei rimborsi spesa degli amministratori”.

L’elenco delle operazioni portate a termine o in corso è lungo, ma i numeri parlano tutti di risparmi importanti. “Al di là del dato economico, va sottolineato il percorso virtuoso avviato in materia di semplificazione amministrativa”, rimarca Mainardi.

Meglio andare con ordine, partendo dalle liquidazioni, come quella dell’Acquedotto consortile che vedeva il Comune di Rovigo detenere il 49 per cento delle quote. La liquidazione definitiva, avvenuta nell’aprile di questo anno, permetterà al comune di risparmiare 86.921 euro all’anno. Sempre in aprile l’esecutivo Piva ha dismesso definitivamente le quote in Scip Società consortile idrovie Padane (2%) per un risparmio annuale di 10 mila euro. Liquidato  anche il Consorzio Ato Polesine (19,08%) e sostituito con il Consiglio di Bacino “Polesine” guidato da un direttivo di tre sindaci della Provincia che non percepiscono nessuna identità. E questo in sostituzione di un Cda che prima contava cinque componenti.

Sono in via di liquidazione le quote detenute dal Comune di Rovigo nel Consorzio In.Ar.Po. (16,67%) e nel Consorzio Ato rifiuti. In questo caso il Comune deteneva il 20,58 per cento delle quote: la loro dismissione porterà un risparmio annuo di 152600 euro.

E’ in via di liquidazione anche il Consorzio per lo smaltimento Rsu (anche qui il Comune deteneva il 20,58%): attualmente ha in carica un solo commissario liquidatore subentrato a un Cda di ben sette elementi. Il risparmio stimato è di 100 mila euro all’anno. In via di liquidazione anche le quote in Attiva Spa (0,095%).

Un altro capitolo è rappresentato dalle riorganizzazioni con importanti percorsi di fusione. E’ il caso di Polesine Acque Spa – di cui il Comune detiene il 16,91 per cento delle quote – che ha completato il processo di incorporazione delle due società partecipate dalla stessa Polesine Acque spa, ovvero Polesine Acque Engineering srl e SodeA srl; entrambe hanno cessato la loro attività nel corso di quest’anno.

“Questa operazione”, rimarcano Zangirolami e Mainardi, “pur salvaguardando l’organico composto da circa cinquanta dipendenti, ha ricondotto tutte le operazioni del ciclo idrico integrato in capo alla società pubblica Polesine Acque”.

Concretamente, si è arrivati al taglio di dieci posti da amministratore e sei nei collegi sindacali per un risparmio totale di 120 mila euro all’anno. “Oggi il Consiglio d’amministrazione di Polesine Acque”, sottolineano Zangirolami e Mainardi, “è composto soltanto da 3 membri, di cui il solo presidente percepisce una indennità di carica”.

Tra le razionalizzazione c’è anche quella della Censer spa (17,667 per cento), che dal giugno 2012 può contare su un amministratore unico non retribuito al posto di un Cda di cinque componenti con un conseguente risparmio di 30 mila euro all’anno.

Un’altra importante fusione riguarda Ecoambiente srl (di cui il Comune detiene poco più del 66 per cento) nata dal matrimonio tra Asm Ambiente srl ed Ecogest srl. “Ora c’è un unico operatore che gestisce l’intero ciclo di rifiuti per tutti i comuni del Polesine con un risparmio di 19 mila euro solo per Rovigo”, evidenziano i due esponenti del Pdl. “Anche in questo caso la struttura decisionale si è snellita: vi è un Cda composto da tre membri e solo il presidente percepisce una indennità”.

Un segnale arriva anche dalla società che gestisce il Teatro Sociale, le cui quote sono quasi interamente in mano al Comune: da maggio 2013 il collegio sindacale di tre membri è stato sostituto da un organismo monocratico con un risparmio di tre mila euro. L’attuale amministratore unico non ha alcuna identità di carica.

E la scure si è abbattuta anche su Asm spa (100 per cento), dove è stato nominato un amministratore unico che ha sostituito un Cda composto da cinque membri con un risparmio di 48700 euro.

E nel lungo elenco non manca il Consvipo, nel quale il Comune di Rovigo ha poco più del 10 per cento delle quote. “In questo caso abbiamo ridoto del 20 per cento la contribuzione annua per un risparmio di 18 mila euro e allo stesso tempo abbiamo chiesto di rivedere il ruolo e la strategia di questo soggetto”, rimarcano Zangirolami e Mainardi, che rilevano come un nuovo piano industriale sia stato chiesto anche per il rilancio effettivo dell’Interporto.

“In questi primi due anni, la giunta Piva si è mossa in una vera e propria jungla che i precedenti esecutivi di centrosinistra avevano fatto crescere a dismisura”, afferma Mainardi. “E’ il segno tangibile che si sta andando sulla giusta direzione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Zangirolami: “Abbiamo cominciato un lavoro complesso ma che vogliamo portare a termine. Il nostro tessuto economico-sociale ha bisogno di organismi snelli, più economici e più veloci nel prendere decisioni”.

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento