Cosa ci sia da gioire per l'ennesima grande opera inutile non è dato sapere. Eppure oggi dai giornali leggiamo che i rappresentanti di tutte le amministrazioni comunali interessate e dell'amministrazione provinciale esprimono grande soddisfazione per l'aggiudicazione dei lavori della Nogara-Curicchi. Forse ancora credono alla favola delle "strade che portano sviluppo". Quelle favole che le grandi compagnie raccontavano agli indiani quando dovevano costruire le ferrovie, prima che si estinguessero nelle riserve. Quelle favole che raccontavano anche a noi, anni fa, prima che la nostra pianura si trasformasse in un deserto di cemento e asfalto e i nostri giovani scappassero all'estero per trovare lavoro. Ancora non si è capito che proprio la favola del cemento=sviluppo ci ha portato alla crisi economica, sociale e ambientale che stiamo tutti vivendo? Dalla crisi si esce solo cambiando rotta e investendo su riconversione ecologica dell'economia e redistribuzione dei redditi. Punto.
Invece la Nogara-Mare è l'ennesima regalia ai grandi privati, soliti noti, per far soldi con un altro pezzo di territorio privatizzato. Non ci hanno insegnato niente le inchieste della magistratura sulla mega-corruzione intorno alle grandi-opere? Non ci hanno insegnato niente i rifiuti tossici nei cantieri della Valdastico-Sud? Non ci hanno insegnato niente le inondazioni causate dalle cementificazioni, la desertificazione delle campagne, le morti e malattie per inquinamento?
La Nogara-Curicchi ai polesani porterà solo la perdita di altro territorio agricolo, l'aumento dell'inquinamento dell'aria, il pedaggio salato su un'arteria ora pubblica e, verosimilmente, altre schifezze seppellite sotto il nastro di asfalto.
Il futuro del trasporto merci (ce lo chiede l'Europa!) è su acqua e rotaia. Il Polesine potrebbe diventare centro focale di questo nuovo sviluppo adeguando l'idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco, collegamento strategico Mare Adriatico - Lombardia, e collegando con una ferrovia Adria a Ravenna.
E invece facciamo costruire ai privati la Nogara-Curicchi e la Romea-Commerciale. I 50 milioni di euro (che sicuramente diventeranno di più) con cui la Regione contribuisce alla Nogara-Curicchi avrebbero senz'altro potuto essere investiti meglio e si sarebbero potuti utilizzare per rilanciare l'economia locale, invece che regalarli ai "Ligresti" della situazione.
Capisco che la nostra classe politica sia particolarmente anziana, oltre che amica dei cementieri, ma se penso che si sta programmando il futuro con la logica degli anni '60, davvero mi pare ci sia poco da stare allegri!
Lorenzo Feltrin
Segretario provinciale di Rifondazione Comunista
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