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martedì 1 ottobre 2013

Per una Pace fondata sulla giustizia: l'appello del Comitato Diritto alla Città in occasione dell'XI^ Marcia Polesana per la Pace

foto.JPGIn occasione dell’ XI^ Marcia Polesana per la Pace, con il presente appello invitiamo tutti i cittadini a farsi parte attiva a difesa dell’ambiente in cui vivono e quindi della propria salute e qualità della vita.

Il Comitato Diritto alla Città di Rovigo è da sempre impegnato per denunciare i problemi che affliggono la città, problemi spesso creati dagli stessi amministratori, cioè da coloro che dovrebbero essere i nostri rappresentanti e pubblici tutori e che spesso, anziché operare a vantaggio della città e dei sui abitanti, adottano scelte che nulla hanno a che vedere con il bene e l’interesse comuni.

Riteniamo che una città vivibile e ben amministrata sia il presupposto fondamentale del vivere in armonia e serenità, un altro modo di coniugare la parola “Pace”. Purtroppo Rovigo ha visto crescere enormemente il livello di degrado urbano ed ogni giorno di aggiungono nuovi problemi e minacce.

Ecco alcuni concreti esempi di scelte sbagliate, fatte a danno della collettività:

-          Riapertura al traffico veicolare di Corso del Popolo, con grave danno alla vivibilità della città ed alla fruizione sociale dei suoi spazi urbani. Anche per le attività commerciali, la scelta si è rivelata controproducente, con ulteriore svuotamento del Centro storico a tutto vantaggio dei centri commerciali;

-          Ipotesi di realizzazione di insediamenti produttivi inquinanti nell’area dell’Interporto (Centrale a colza, Centrale per teleriscaldamento, ecc.) ubicata a ridosso della città;

-          Smembramento di Parco Maddalena con dimezzamento della sua superficie aperta al pubblico a causa di un contenzioso con alcune Imprese di costruzioni;

-          Alienazione di Piazzale Di Vittorio, importante area centrale oggi adibita a parcheggio, per ulteriore edificazione edilizia privata;

-          Project financing per il “Polo natatorio”, con cessione al privato dell’ex piscina Baldetti (la qui vasca esterna era di recente realizzazione); oggi tutta l’area versa in totale stato di abbandono, con gravi problematiche igienico-sanitarie, mentre la nuova piscina, alquanto decentrata e che mostra già problemi costruttivi, resterà sottratta per decenni alla gestione pubblica;

-          Progetto di ristrutturazione dell’ex cinema Odeon con la prevista costruzione di una torre alta 40 m. in pieno Centro storico, per realizzare appartamenti di lusso;

-          Progetto di sistemazione di via Fuà Fusinato, con la previsione di abbattimento di decine di alberature storiche;

-          Mancata assegnazione, da parte del Comune, dei locali per ospitare l’accorpamento a Rovigo dei Tribunali di Adria ed Este, oggi individuati dal Sindaco in immobili di proprietà delle banche;

-          Occupazione dell’intera area strategica di Piazza D’Armi con l’insediamento della nuova Questura, edificio di dimensioni sproporzionate rispetto alle limitate esigenze, in tema di sicurezza, della città;

-          Conseguente venir meno della possibilità di usare l’area per la realizzazione di un parcheggio di interscambio per il traffico proveniente da Est;

-          Mancata previsione di reimpiego dell’area ex Caserma Silvestri e dei suoi considerevoli edifici;

-          Previsione di ulteriore ampliamento del Centro Commerciale “La Fattoria”, con insediamento del “Decatlon” e altre attività commerciali, a fronte di un Centro storico ormai deserto, ridotto a dormitorio;

-          Totale mancanza di una “Politica culturale” per la città in grado di rivitalizzarne la vita sociale ed incentivare la visitazione ed il turismo (vedi “Fiera della Parole” messa in fuga dall’attuale giunta);

-          Progetto di realizzazione del Passante Nord con tracciato a sud del canale Ceresolo, in contrasto con le previsioni dei vigenti strumenti urbanistici e con il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che identifica l’area come “Sito di interesse ambientale”;

-          Conseguente impossibilità di dare finalmente attuazione al Parco cittadino, già intitolato ad Alexander Langer, previsto dal P.R.G. da oltre vent’anni e mai realizzato! La costruzione del Passante a sud del Ceresolo comprometterebbe inoltre la possibilità di chiudere l’anello verde e ciclabile che pure gli strumenti urbanistici prevedono intorno alla città.

A fronte di questa lunga serie di scelte sbagliate, dobbiamo inoltre registrare:

-          Le totale mancanza di manutenzione delle strade e dei marciapiedi, delle poche piste ciclabile e delle aree pubbliche in genere, con crescenti disagi e incidenti e un sempre maggiore degrado degli spazi urbani;

-          La mancanza di ogni e qualsivoglia politica a favore di una mobilità sostenibile, volta a favorire ed incentivare gli spostamenti a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici, attraverso il completamento delle piste ciclabili di collegamento alle frazioni e la realizzazione di percorsi ciclabili dal Centro storico ai quartieri.

Non possiamo più accettare degli amministratori che mettono l’interesse dei cittadini all’ultimo posto, dando sistematicamente priorità ad interessi particolari, spesso di carattere speculativo e con pesanti conseguenze sulla qualità della vita e dell’ambiente: pensiamo per esempio, a livello regionale, alle così dette “Grandi Opere”, spesso di dubbia utilità pubblica e realizzate con il perverso sistema del Project financing o all’incontrollato proliferare in Polesine di centrali a biomassa e biogas.

Siamo fermamente convinti che la strada per la Pace passi attraverso il perseguimento della Giustizia, una giustizia basata sui diritti di cittadinanza, sulla tutela dei beni comuni, sulla difesa dell’ambiente e quindi della salute e della qualità del vivere quotidiano ma anche sul diritto al lavoro o a un reddito di cittadinanza, sull’equità sociale e politica, sulla corretta valutazione del reale contributo che il singolo porta alla collettività e sul suo giusto riconoscimento.

Da qui il nostro appello a tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti delle comunità nella quale vivono e che sono disposti a fare qualcosa di concreto per migliorarle, ad unirsi alle attività dei comitati presenti sul territorio ed a sostenere le future iniziative che metteranno in campo.

INIZIAMO A GUARDARE ALLA PARTECIPAZIONE NON PIÙ SOLO COME A UN MERO DIRITTO MA

COME A UN DOVERE DI TUTTI I CITTADINI!

 

                                                               Comitato Diritto alla Città

 

 

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