Come previsto dalle norme sulla partecipazione della legge regionale per il governo del territorio, comincia la presentazione, da parte della giunta, di quello che diventerà il nuovo Piano Regolatore del comune.
Comincia e finisce rapidamente, come la domestica di una nota pubblicità vecchia di qualche anno, che: “cominciava presto, finiva presto, ma non faceva le cose fatte bene”. Sì, perché l’amministrazione ha scelto un calendario strettissimo, con tempi da catena di montaggio; tutto in tre giorni, un turno al mattino, uno al pomeriggio e uno la sera. Chi avrà capito, avrà capito e chi non avrà capito s’arrangerà.
Dire che abbiamo delle riserve sulla scelta di queste modalità, è dir poco. Un argomento che inciderà direttamente nelle trasformazioni di cui il nostro territorio sarà protagonista negli anni a venire, crediamo meriti tempi e modi di concertazione di più ampio respiro dando a tutti, ma veramente a tutti, l’opportunità di comprenderne obiettivi e strategie.
Ci sembra doveroso anche evidenziare come sia proprio in occasioni come queste, che l’eliminazione delle consulte frazionali fa sentire il suo peso, incidendo sulla possibilità di intervento e partecipazione della cittadinanza, togliendo rappresentatività e rendendo di fatto zoppa l’intera concertazione.
Malgrado le riserve, attendiamo con impazienza sia il consiglio comunale, che gli incontri programmati, augurandoci di trovare, nelle spiegazioni che verranno offerte, le risposte alle varie incongruenze tra il documento preliminare, il rapporto ambientale preliminare e la situazione reale del nostro comune che ogni cittadino tocca con mano quotidianamente.
Molti sono i passaggi che non tornano e molti i dubbi e le perplessità che ne conseguono. Speriamo almeno che la fretta sia dettata dalla volontà di rifare un secondo consiglio comunale a breve scadenza, in cui riportare l’esito della concertazione. Mah! Speriamo.
Movimento 5 stelle e Impegno Comune
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