Vi chiediamo di accantonare le contrapposizioni di parte, le questioni di principio (dove il principio non si sa più quale sia), il continuo rimpallo delle colpe del passato di chi aveva detto cosa, la distorsione della realtà, l’assidua demonizzazione e giornaliero discredito verso questa “bestia nera” che sarebbero i comitati, gli ambientalisti o, come preferiamo noi, i semplici, ma molti, cittadini con senso civico , e infine di abbandonare questa abitudine di tanta politica di parlare delle cose che non si conoscono bene, quasi che la rappresentanza fosse una patente di onniscienza.
Quelli che vi scrivono hanno da sempre cercato il confronto non su posizioni preconcette ma sulle carte ufficiali, sui progetti, le perizie, le relazioni tecniche, studiandole e mettendone volta per volta in evidenza le incongruenze o irregolarità .
Questa Amministrazione Comunale in stretta successione temporale sull’argomento Passante Nord – Parco Langer ha portato in adozione un Pat che non era il frutto della volontà comunale ma eterodiretto da Veneto Strade, non ha ritenuto di richiedere un aggiornamento dei pregressi pareri in materia ambientale da parte dei competenti Enti (rilasciati sul tracciato a nord, mai su quello a sud), è rimasta sorda alle oltre 1.500 osservazioni sottoscritte dai cittadini in occasione delle indette poi annullate Conferenze dei Servizi, nelle quali Veneto Strade presentava, fra l’altro, progetti con perizie tecniche d’indagine sulla rumorosità e sull’area abitata coinvolta alquanto discutibili e incomplete, e, rimasta in silenzio sulla già allora critica posizione della Soprintendenza, ha fatto assumere dal Consiglio Comunale un voto di fiducia al Sindaco, tralasciando totalmente le opportune considerazioni tecniche e bloccando la commissione consigliare all’uopo convocata; non provvedeva a richiedere e fornire né ai Consiglieri né tantomeno ai Comitati le contabilità riguardanti gli stralci del Passante Nord già conclusi (che per costi dilatati, varianti, opere non realizzate, ancora oggi risulta un tema particolarmente nebuloso) , e da ultimo manifestava viva contrarietà verso la Soprintendenza, rea di aver identificato nell’ex Tiro a Segno un sito di interesse storico possibile oggetto di vincolo, ritenendo del tutto immotivato tale procedimento, ricorrendo addirittura ad un’inverosimile presenza di tossicodipendenti nel parco a dimostrazione del forte degrado dell’area!
In questi giorni, poi, l’Amministrazione smentisce se stessa, avendo prima adottato il P.G.T.U. che solleva dubbi sull’utilità del Passante Nord e nega che questa infrastruttura possa decongestionare apprezzabilmente il quartiere Commenda, ma trasmettendo contemporaneamente alla Soprintendenza di Verona un documento nel quale ritiene “essenziale l’intervento di realizzazione del Passante Nord per decongestionare la città”; e per finire con le esternazioni secondo cui il tracciato non intercetterà i manufatti dell’ex Tiro a segno mentre nella sostanza, così come si può evincere dagli elaborati di progetto, abbatterebbe una collina para-colpi (di stimati mc.6.500/7.000), l’intatta sottostante struttura di postazioni segnapunti in muratura lunga 28 mt. per 1,80 di altezza, due linee di bersagli gemellati verticali alti oltre 9 mt. ed una seconda postazione segnapunti delle identiche misure della prima; da evidenziare qui il tentativo di voler far passare l’idea secondo cui il poligono di tiro a segno sia unicamente l’edificio d’ingresso –cioè la palazzina/uffici- e non tanto questo più tutte le opere tipico-storiche proprie di un poligono di fine 1800, ovvero: -stazione di tiro in ginocchio ed in piedi, ostacoli murati, struttura finestrata, linee gemellate di bersagli, postazioni dei segnapunti ed infine collina para-colpi in chiusura; cosa sarebbe un poligono di tiro senza i bersagli e senza le postazioni segna-punti? Esso perderebbe quella leggibilità storica attribuitagli, nel suo insieme inscindibile, proprio dall’Ente veronese.
Dopo tutto questo excursus , basato unicamente su fatti provati e documentati , auspichiamo possa essere giunto il momento per un confronto finalmente libero da mistificazioni della realtà, supponenza e idea che il pensiero unico possa essere la soluzione a tutti i problemi.
Invitiamo tutti, convinti e dubbiosi ad abbandonare le polemiche, le rivalità, le contrapposizioni, e ad affrontare con mente aperta ed obbiettiva la questione del Passante Nord unicamente sulla base dei suoi aspetti tecnici, ecologici, sanitari, ambientali, economico-finanziari presenti e futuri; a riunirci ad un tavolo con i progetti alla mano, le relazioni e nient’altro , e valutare gli impatti, i costi, le necessità, l’utilità e le alternative; solo cosi, crediamo, sarà possibile iniziare a ricostruire quel rapporto virtuoso fra amministratori e cittadini che passa sotto il nome di politica partecipata!
Il “muro contro muro” non paga, ed è un male per tutta la città.
Noi, da parte nostra, confermiamo la volontà di attenerci unicamente ai principi di sanità e salubrità, vivibilità e sicurezza per i cittadini e per l’ambiente; chiediamo ora a Voi amministratori di fare altrettanto.
Formalizzeremo a breve all’Amministrazione comunale richiesta di un incontro tecnico aperto e partecipato, con le caratteristiche ed i contenuti di cui sopra, confidando nel convinto sostegno e partecipazione di tutti i destinatari della presente.
Rete dei Comitati Cittadini
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